Dott. Francesco BASENTINI
e-mail: capodipartimento.dap@giustizia.it
pec: prot.dap@giustiziacert.it

Al Direttore Generale del personale e delle Risorse DAP
Dott. Massimo PARISI
e-mail: dgpersonalerisorse.dap@giustizia.it
pec: prot.dgpr.dap@giustiziacert.it

Al Capo Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità
Dott.ssa gemma TUCCILLO
e-mail: dgmc@giustizia.it
pec: prot.dgmc@giustiziacert.it

Al Direttore Generale del Personale e delle Risorse DGMC
Dott. Vincenzo STARITA
e-mail: dgpram.dgmc@giustizia.it

Oggetto: organizzazione del lavoro finalizzata al contenimento dell’emergenze epidemiologica
relativamente alla cd. 2 fase e programmazione delle attività – convocazione del 29.04.2020

In merito alla convocazione congiunta prevista per il 29 aprile p.v. ed avente il medesimo oggetto, le scriventi OO.SS. ritengono fortemente inopportuno affrontare tale delicatissima problematica per entrambi i dipartimenti nella medesima riunione.
Ciò alla luce delle profonde differenze dei modelli organizzativi che operano all’interno delle due amministrazioni, considerando altresì come le problematiche organizzative non possano esaurirsi solo nell’analisi dei modelli intramurari ma si debba attuare una specifica e peculiare riflessione circa l’organizzazione dei servizi minorili extramurari, con particolare riguardo alle peculiarità dei servizi Uepe (che piuttosto condividono con gli Uffici Nep del Dog la problematica delle visite domiciliari).
In particolare, la forte riserva espressa nasce proprio dalla necessità di approfondire con il DAP quanto sin qui realizzato in termine di rimodulazione organizzativa, alla luce delle gravissime criticità – meglio dire delle convulsioni – che il pianeta carcere sta vivendo.
Non è un caso, infatti, che Dog ed Archivi Notarili abbiano avvertito la necessità di un confronto – non formale – centrato sulle specifiche problematiche organizzative scaturenti dalla cd. “fase 2”.
Alla luce di quanto sopra espresso, si chiede quindi di riconvocare l’incontro, operando due distinte riunioni, auspicabilmente nella stessa giornata del 29 con orari distinti, considerato il ritardo con cui è arrivata la convocazione in questione. In tali distinte riunioni si potranno affrontare con maggior profitto le problematiche sopra menzionate le quali toccano direttamente il futuro e la salvaguardia della salute dei lavoratori dei due dipartimenti.
Inoltre, si chiede che a cura di ciascuno dei due dipartimenti sia inviata quanto prima l’informazione preventiva contenente la proposta di organizzazione del lavoro finalizzata al contenimento dell’emergenze epidemiologica nella cd. 2 fase elaborata alla luce dei contenuti del protocollo sottoscritto il 3 aprile 2020 dal Ministro per la pubblica amministrazione e da CGIL, CISL e UIL.
Distinti saluti.

Roma, 23 aprile 2020

FP CGIL                CISL FP          UIL PA
Prestini                   Marra           Amoroso

Pubblichiamo il resoconto della videoconferenza tenutasi il 23 aprile 2020

Pubblichiamo la nota sullo stato di agitazione, proclamato dal Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF in merito alle non corrette relazioni sindacali

“Per entrare nella fase due serve un cambio di passo nella Pa: garantire al meglio salute e sicurezza del personale, puntare sul lavoro agile, ripristinare corrette relazioni e investire in formazione, dando piena attuazione al protocollo sottoscritto da Ministero e Sindacati. Sono questi alcuni dei punti che Cgil, Fp e Flc hanno posto oggi al Ministro della Pa, Fabiana Dadone, in merito all’incontro per discutere di Fase 2 e lavoro pubblico.

I sindacati ritengono “indispensabile correggere al più presto quanto realizzato da molte amministrazioni in violazione delle misure di contenimento del contagio, nonché in violazione della stessa normativa emergenziale. Punti di criticità che emergono anche nelle istituzioni scolastiche per le quali è mancato un impegno chiaro del Ministero dell’Istruzione. Ancora sono troppe le amministrazioni che risultano inadempienti e per questo chiediamo un cambio di passo sul rispetto delle garanzie a tutela della salute del personale. In particolare, in coerenza con il protocollo del 3 aprile scorso, chiediamo che preliminarmente al 4 maggio si attivi il confronto con Rsu e Rls in ciascun luogo di lavoro per verificare strumenti e spazi per garantire il massimo della sicurezza, per i lavoratori e per gli utenti”.

La fase 2 dovrà inoltre, aggiungono, “prevedere una elevata percentuale di personale in lavoro agile, consapevoli dell’opportunità di sfruttare questo terreno per introdurre elementi di innovazione dell’organizzazione del lavoro. Non solo, il ricorso allo smart working deve diventare uno degli strumenti per rafforzare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, garantendo al tempo stesso il diritto alla disconnessione, alla sicurezza dei dati e alla partecipazione sindacale. Infine, non possiamo però pensare che la fase di emergenza possa divenire la regola: occorre ripristinare corrette relazioni sindacali, con la previsione di strumenti telematici per garantire il pieno rispetto delle prerogative sindacali, e investire in formazione continua. Infine, bisogna accelerare la fase di approfondimento e definizione di un nuovo ordinamento professionale e relativi sistemi di classificazione del personale alla luce delle novità organizzative che, avviate per effetto dell’emergenza, diventano strutturali”, concludono Cgil, Fp e Flc.

pubblichiamo la ministeriale GDAP-0133775.U del 23.4.2020 relativa a quanto in oggetto indicato

TANTE DOMANDE SENZA RISPOSTE

Nei giorni scorsi avevamo chiesto all’Amministrazione di avere un incontro tecnico, che approfondisse alcuni elementi poco chiari riguardo agli importi del Fondo Risorse Decentrate contenuti nel CCNI 2019.
Partiamo da un dato oggettivo: gli importi stanziati per l’attuale FRD vedono un aumento di € 22.487.897,83 rispetto all’anno 2018.
Inspiegabilmente, però, ci sono dei costi che lievitano: ad esempio, le Posizioni Organizzative passano da un costo di € 8.477.713,22 del 2018 a € 9.884.940,00, senza che sia stato previsto e concordato un aumento del loro numero o del loro costo. Come mai?
Le indennità per particolari compiti passano da un costo di € 11.921.992,00 a € 14.515.189,20 senza che sia stato previsto e concordato un aumento del loro numero o del loro costo. Come mai?
Nella giornata di ieri, in sede di incontro tecnico, oltre alle suddette istanze abbiamo anche reiterato la richiesta, già presentata nella scorsa riunione, di avere un resoconto dettagliato, voce per voce, del costo specifico di tutte le singole previsioni del CCNI, per garantire chiarezza e trasparenza, nella considerazione che l’anno 2019 è già trascorso. Considerata la piena disponibilità dell’Amministrazione a fornire il prospetto dettagliato, restiamo in attesa di averlo.
Oltre a questo, abbiamo comunque ribadito le nostre richieste riguardo al CCNI:
– come prevedeva la dichiarazione congiunta n. 5 del CCNI 2018, i tempi di fruizione del TEP vanno ridotti da 24 a 12 mesi di anzianità di servizio. Per noi, le dichiarazioni congiunte non sono “carta straccia”, come vorrebbero alcuni, ma hanno un preciso valore, che impegna entrambe le parti che le sottoscrivono;
– proprio perché le dichiarazioni congiunte hanno, per noi, valore, abbiamo chiesto di modificare la dichiarazione congiunta relativa al 20% del FRD da destinare alla contrattazione di sede, mantenendola nel solco delle previsioni
del CCNL, senza eccessivi vincoli o ipoteche dal centro irrispettose dell’autonomia negoziale delle parti contraenti.
Su entrambe le questioni, abbiamo constatato una incomprensibile rigidità da parte dell’Amministrazione che, se dovesse permanere, ci impedirà di sottoscrivere il CCNI, come abbiamo già preannunciato.
E’ bene che i lavoratori sappiano cosa sta succedendo e di chi è la responsabilità di questo stallo.
Nel frattempo, aspettiamo anche di sapere:
– da quando partirà l’erogazione dei buoni pasto a tutto il personale che sta lavorando da remoto;
– come si intende ovviare al problema, da noi posto al tavolo negoziale sin dalla firma definitiva del CCNI 2018, della periodicità dei pagamenti dell’indennità introdotta con il CCNI 2018 per i funzionari amministrativi addetti al contenzioso dell’invalidità civile;
– come si intende procedere all’attribuzione dei 100 € previsti dall’art. 63 del D.L. n. 18/2020;
– come si intende attuare la cosiddetta “Fase 2”, sulla quale chiediamo sin d’ora la massima prudenza e di essere costantemente coinvolti.
A quest’ultimo proposito, chiediamo l’immediato aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi di tutte le sedi dell’Istituto, introducendo anche il rischio biologico, derivante da possibile contagio da COVID-19, perché siano poi adottate tutte le conseguenti misure. Ricordiamo che sia il mancato aggiornamento del DVR sia la mancata adozione di idonee misure a tutela dei dipendenti possono determinare sanzioni anche penali in capo ai datori di lavoro: con la salute dei lavoratori non si scherza!

Roma, 22 aprile 2020

FP CGIL

Matteo ARIANO – Antonella TREVISANI

CISL FP

Paolo SCILINGUO

UIL PA

Sergio CERVO

CONFINTESA/FP

Francesco VIOLA

CONFSAL-UNSA

CIARALDI PEPPETTI

Dott. Fulvio Baldi

Capo di Gabinetto

 

e per conoscenza

Dott.ssa Barbara Fabbrini

Capo Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria

 

Dott. Alessandro Leopizzi

Direttore Generale del personale e della formazione

 

Dott. Lucio Bedetta

Direttore Generale del bilancio e della contabilità

 

Dott. Francesco Basentini

Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

 

Dott. Massimo Parisi

Direttore Generale del personale e delle risorse

 

Dott.ssa Gemma Tuccillo

Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità

 

Dott. Vincenzo Starita

Direttore Generale del personale, delle risorse

e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile

 

Dott. Renato Romano

Direttore Generale degli Archivi Notarili

 

Nell’ambito delle relazioni sindacali, la contrattazione più complessa è quella che concerne i criteri di pagamento del Fondo Unico di Amministrazione (nel vigente CCNL Fondo Risorse Decentrate). Tale complessità discende innanzitutto dalla materia, essenzialmente tecnico-contabile, da disciplinare: la retribuzione accessoria delle migliaia di lavoratori della Giustizia e le loro progressioni economiche. La complessità deriva anche dalla circostanza che le trattative sono necessariamente interdipartimentali in quanto, coinvolgendo gli interessi di tutti i lavoratori della Giustizia, richiedono la partecipazione, nelle delegazioni di parte pubblica e di parte sindacale, dei vertici amministrativi e dei referenti sindacali di ciascuna delle amministrazioni della Giustizia: Amministrazione Giudiziaria;Amministrazione Penitenziaria;Amministrazione per la Giustizia Minorile e di Comunità, Archivi Notarili.
Come la consolidata prassi ultraventennale dimostra, la complessità sopra citata impone che la contrattazione de qua si articoli in più incontri ciascuno dei quali è preceduto dall’inoltro di una articolata proposta di accordo elaborata dalla Direzione Generale del Bilancio e della contabilità sulla base dei contributi offerti da ciascuna delle amministrazioni della Giustizia. Inoltre, da anni, l’apertura delle trattative è anticipata da riunioni presso alcuni dipartimenti (DAP, DGMC ed Archivi Notarili) nell’ambito dei quali le parti, pubblica e sindacale, operano un confronto preliminare sulla proposta di parte pubblica che consente di valutare al meglio le specificità di ciascuna amministrazione.

Bisogna poi considerare che la trattativa sul FUA si colloca, quest’anno, in un momento difficile e molto delicato per il Paese in cui occorre, nell’interesse della salute pubblica, che tutte le attività, anche quelle sindacali, siano svolte in sicurezza.
Orbene, con nota del 22 aprile scorso codesto superiore ufficio ha convocato per il 4 maggio pv le organizzazioni sindacali (ordine del giorno: “sottoscrizione del FUA 2019”) prevedendo la conference call solo per i vertici dei dipartimenti e la presenza fisica in via Arenula (sala Livatino) di un solo rappresentante per sigla.
Il contenuto della convocazione, alla luce delle considerazioni esposte in premessa, non consente alle scriventi organizzazioni sindacali di svolgere il proprio ruolo negoziale. Per tale motivo CGIL CISL e UIL chiedono che la riunione del 4 maggio si svolga, per ragioni di sicurezza, in modalità conference call per tutti i partecipanti e che le delegazioni di parte sindacale non subiscano limitazioni qualitative e quantitative in quanto non consentite da alcuna norma di legge o di contratto. Le stesse chiedono inoltre che la predetta riunione sia preceduta dall’invio alle organizzazioni sindacali, con congruo anticipo, di una articolata proposta di accordo da discutere nel corso dell’incontro e dalla convocazione di riunioni preliminari in conference call presso i dipartimenti dell’Amministrazione Penitenziaria e per la Giustizia Minorile e di Comunità e presso gli Archivi Notarili, secondo la consolidata prassi.

CGIL CISL e UIL confidano in un positivo riscontro e porgono distinti saluti

FP CGIL                        CISL FP                       UIL PA

Meloni\Prestini              Marra                       Amoroso

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito all’imminente  pubblicazione della mobilità del personale ruolo Vigili del Fuoco non specialista

COMUNICATO

Esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia per la tragica scomparsa della collega Angela Croce, in servizio presso la sede del MiBACT del Collegio Romano e deceduta a causa del virus Covid-19. Questo dolore sta purtroppo straziando tante famiglie nel nostro paese; famiglie che perdono i loro cari e troppo spesso non riescono nemmeno a rivolgere loro l’ultimo saluto, come nel caso della nostra collega Angela. Ai familiari esprimiamo le più sentite condoglianze anche a nome dei colleghi del MiBACT che l’hanno conosciuta e che hanno condiviso con lei tanti ricordi. Dinanzi a quanto avvenuto è ancora più forte il richiamo alla responsabilità di tutti, in primis dell’Amministrazione, per l’avvicinarsi della delicata “fase due”: ribadiamo quanto sia indispensabile che, sin da ora, si lavori per un’attenta pianificazione di adeguati protocolli e di misure di prevenzione del contagio. È di fondamentale importanza garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini in quella che dovrà essere una graduale ripresa dell’attività lavorativa.

Roma, 22 aprile 2020

FP CGIL                                          CISL FP                                             UIL PA

Claudio Meloni               Giuseppe Nolè/ Valentina Di Stefano        Federico Trastulli

Pubblichiamo la nota inviata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane, in merito ai criteri di promozioni a ruolo aperto personale Direttivo e per merito Direttore Vice Dirigente ruolo tecnico professionale relativi al triennio 2018/2020

Pubblichiamo la nota inviata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane, in merito ai criteri di promozioni a ruolo aperto personale non Direttivo e non Dirigente   relativi al triennio 2018/2020

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