AI LAVORATORI DOGANALI

Facciamo seguito al nostro comunicato dello scorso 27 aprile per rispondere alle numerosissime
richieste di chiarimento che ci pervengono dalle nostre strutture territoriali. Ci viene segnalato infatti che è proprio la Direttiva n.6, emanata a ridosso della intesa sottoscritta sullo “smart working”, a discostarsi da quanto convenuto, disponendo una serie di prescrizioni contraddittorie ed inaccettabili.
In particolare la parte dove tutti i sindacati ritenevano di aver concordato che l’Agenzia potesse
effettuare solo i normali “controlli di processo” è stata tradotta nella Direttiva con “controlli a
campione…… effettuati a livello Centrale”. Questa disposizione, mai discussa, non trova alcun
riferimento nei provvedimenti governativi sullo smart working e si pone in contrasto con l’art. 4 del
D.Lgs 151/2015 che prescrive “l’obbligo di fornire ai dipendenti adeguata informazione circa le modalità d’uso degli strumenti e di effettuazione dei controlli” nonché “l’obbligo di rispettare la normativa sulla privacy nella raccolta e nel trattamento dei dati”.
Dobbiamo rilevare che una tale decisione denota una clamorosa, sorprendente ed inaccettabile
volontà di rottura delle relazioni sindacali ma, quello che ci pare grave, evidenzia un atteggiamento
punitivo nei confronti del personale. Atteggiamento che trova conferma nell’assordante silenzio rispetto a chi vorrebbe tagliare il nostro Fondo di 16 milioni di euro, rispetto all’anticipo del 2018, rispetto soprattutto al Contratto Integrativo.
Registriamo inoltre molteplici azioni volte a modificare forme organizzative dell’Agenzia e
decisioni in contrasto con le procedure previste dal Regolamento dell’Amministrazione assunte in
mancanza di nomina del Comitato di Gestione, Stiamo per questo valutando in queste ore, insieme alle Segreterie Nazionali di FPCGIL- CISLFP  UILPA,
le iniziative da assumere, ciò anche perché numerose decisioni e determinazioni dell’Agenzia
di queste ultime settimane, adottate con una singolare celerità – vedi la Linea di indirizzo-Rapporti con l’Autorità giudiziaria – hanno provocato e stanno provocando empasse gestionale e imbarazzo nella iniziativa dei funzionari che stanno svolgendo funzioni di polizia giudiziaria. Tutto ciò ha come imperdonabile conseguenza un allentamento delle iniziative di indagine per la repressione di reati importanti e ha il sicuro effetto paradossale di porre le condizioni, a nostro avviso, per la esclusione sistematica di deleghe di indagine all’A.D.M..
Vi comunicheremo tempestivamente le decisioni e le iniziative a tutela dei lavoratori che
adotteremo insieme alle Federazioni Nazionali.

Roma 30 aprile 2020

FPCGIL                         CISLFP                         UILPA
Iervolino                        Fanfani                        Procopio

Pubblichiamo i decreti della Direzione Centrale per la Formazione riguardo il Corso Capo Squadra con decorrenza anno 2019 in modalità FAD  per il personale Generico/Specialista e AIB

Al Dr. Riccardo MELONI
Direttore Risorse Umane, Organizzazione e
Scuola dello Sport
Sport e Salute S.p.a.

 

Al Dr. Giuseppe TROIANI
Responsabile Relazioni Sindacali Direzione Risorse
Umane, Organizzazione e Scuola dello Sport
Sport e Salute S.p.a.

OGGETTO: Comitato paritetico di all’art. 5, c. 8 del Protocollo di settore del 12/05/2020.

Come è noto, con l’art. 5, comma 8 dell’accordo di cui all’oggetto, si è stabilito di istituire un Comitato paritetico di settore chiamato ad assolvere ai compiti, assorbendone le relative funzioni, dei Comitati di cui al punto 13) del Protocollo condiviso Governo – OO.SS. del 24/4 u.s. Con l’art. 4, comma 1 della successiva intesa del 15/5 u.s., al suddetto Comitato è stato anche attribuito il compito di verificare le esigenze che, all’interno dei luoghi di lavoro, con l’obiettivo di evitare aggregazioni, potrebbero condurre all’individuazione di modalità scaglionate di accesso. L’organismo è pertanto chiamato, da un lato, ad appurare la rispondenza dei protocolli adottati dai singoli datori di lavoro ai contenuti dell’accordo del 12/5 u.s. e, dall’altro, con riferimento alle possibili deroghe ai regimi di orario, a
verificare le esigenze del ricorso, nelle diverse realtà, ad eventuali scaglionamenti negli accessi.
Tutto ciò premesso e tenuto conto dell’importanza e della delicatezza delle funzioni ad esso concordemente assegnate, le scriventi chiedono che siano al più presto avviate tutte le procedure necessarie a rendere il Comitato immediatamente operativo.

A tal fine, comunicano sin da ora i nominativi dei rispettivi rappresentanti in seno al Comitato.

                                 Componente effettivo       Componente supplente
FP CGIL                 Antonella Merlonghi               Francesco Quinti
CISL FP                 Fabrizio Bif                               Alessandro Bruni
UIL PA                  Anna Maria Ponci                    Paolo Liberati
CISAL FIALP       Alberto Salvati                           Dino Carola

L’occasione è gradita per porgere distinti saluti.

Roma, lì 18 maggio 2020

FP Cgil                            Cisl FP                                Uil PA                       Cisl FIALP
Francesco Quinti              Alessandro Bruni               Paolo Liberati            Dino Carola

Serve una modifica della norma sulla mobilità dei vigili del fuoco di prima assegnazione, dell’art. 6, comma 3 punto 2 del D.Lgs 127/2018, la Fp Cgil VVF lo ha chiesto nuovamente al Ministro e sosterrà, qualora proposto, l’eventuale emendamento nel prossimo DL.

Nel frattempo siamo convinti che un semplice chiarimento da parte dell’Amministrazione metterebbe tutti nelle condizioni di attendere la prossima mobilità.

Pubblichiamo la nota di richiesta di incontro, a seguito dell’informativa inviataci dall’ Amministrazione, in merito agli schemi di passaggio interni Capo Squadra e Ispettore per il settore Specialistico, difatti  risultano ancora una volta tante anomalie presentate.

Pubblichiamo la nota, nella quale chiediamo a tutela delle lavoratrici e lavoratori del Corpo, chiarimenti in merito le procedure TPSS da adottare, in merito all’emergenza epidemiologica COVID 19 in atto

Pubblichiamo la nota per un incontro urgente in merito il settore Cinofilo, per  rappresentare ancora una volta le tante criticità riscontrate nella proposta presentata dall’ Amministrazione.

Una Contrattazione straordinaria per un personale straordinario

Nel confermare il giudizio più che positivo per l’ottima risposta fornita dall’Istituto ai propri dipendenti attraverso la rapida attivazione del lavoro agile e per il ruolo di primo piano assunto all’interno della crisi epidemiologica, che ha visto il nostro Ente agire a tutela non solo dei propri utenti ma anche a garanzia della salute e sicurezza di tutti i cittadini attraverso l’emanazione di documenti tecnici a supporto del legislatore per l’adozione di provvedimenti normativi, riteniamo che sia necessario uscire pubblicamente, in maniera forte, per difenderci dai recenti attacchi mossi all’Istituto proprio in virtù del delicato ruolo che è stato chiamato a svolgere. Attacchi di natura strumentale messi in atto da chi dimostra ancora una volta di non conoscerne la funzione sociale e gli ambiti di competenza, scaricando sull’intero Ente e, indirettamente, sul suo personale tutta l’incompetenza politico-gestionale di una parte della classe dirigente del nostro Paese – la stessa che vede le indicazioni fornite da Inail come norme precettive nei
confronti del sistema produttivo.
Riteniamo ciò altamente offensivo nei confronti di tutto il Personale che, nonostante le tante difficoltà legate alla gestione dell’emergenza sanitaria, ha saputo mantenere un elevato standard produttivo sia in termini quantitativi che qualitativi, utilizzando anche propri mezzi laddove non è stato possibile intervenire con quelli messi a disposizione dell’Istituto, avvalendosi del prezioso supporto dei colleghi appartenenti al profilo informatico.
Attacchi irrispettosi nei confronti del lavoro svolto dai colleghi dell’Area Sanitaria, che dal primo momento e con enormi difficoltà legate alla reperibilità dei necessari DPI non ha mai smesso di operare a supporto dell’Istituto e del Servizio Sanitario Nazionale mettendo quotidianamente a rischio la propria salute e quella dei familiari.
La medesima determinazione e professionalità messa in campo da parte dei colleghi funzionari di vigilanza (ancora in attesa di un provvedimento che ne riveda il ruolo ad esaurimento); degli assistenti sociali; dei Professionisti in generale (certificatori, Contarp, Ingegneri, e così via); donne e uomini che silenziosamente, senza sosta, continuano ad adoperarsi per portare il Paese “fuori dalle secche”.
L’intero Istituto si sta muovendo sinergicamente per tentare di adempiere con celerità e professionalità anche a tutti i nuovi compiti assegnati dal Governo al nostro Ente e per i quali, in alcuni casi, come la validazione e certificazione dei DPI, si stanno facendo veri e propri salti mortali, data la scarsità di risorse umane a seguito di passati tagli lineari della dotazione organica e contestuali contrazioni del turn over.
Tutte scelte operate dalla stessa classe dirigente di cui sopra che, nel falcidiare in passato i servizi pubblici essenziali, ora ne sovraccarica le competenze (v. sorveglianza sanitaria eccezionale) scaricando su altri le proprie scellerate azioni.
Tutto ciò premesso, ed in attesa dei dovuti atti pubblici a difesa dell’onorabilità e della professionalità di tutti i lavoratori INAIL, vogliamo che si parta immediatamente con quella contrattazione straordinaria evocata dal Direttore Generale e che dovrà vedere nella sottoscrizione dell’allegato Verbale d’intesa, già sostenuto normativamente e contrattualmente, il primo importante passo verso il concreto riconoscimento a tutti i
colleghi dell’enorme lavoro fin qui svolto.
Mutui, prestiti, passaggi di Area ed economici, risorse aggiuntive, sono solo alcune delle cose che pretendiamo per questi lavoratori e ci attendiamo che la politica, opportunamente sensibilizzata dai Vertici, riconosca quanto non può essere dato nell’immediatezza da questi ultimi. Mentre ai Vertici chiediamo il coraggio di sedersi a un Tavolo e velocemente riconoscere quanto ampiamente meritato, non regali ma il giusto dovuto.

Cordialmente, i circa diecimila lavoratori dell’INAIL.

A. Mercanti                        M. Molinari                                    F. Savarese

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione in merito ai recuperi delle verifiche formative per gli allievi dell’87° corso AA.VV.F.

IL DL “RILANCIO” E LA VERTENZA TIROCINANTI

Poco o nulla rispetto alla vertenza Tirocinanti troviamo nel DL in via di emanazione. Non basta inserire il punteggio aggiuntivo in procedure concorsuali che sembrano esplicitamente orientate verso altra e diversa platea. Ci saremmo invece augurati un atto di coraggio da parte del Ministro ed un profondo ripensamento delle procedure sin qui seguite per riconoscere a questi lavoratori il sacrosanto diritto ad avere un posto di lavoro dopo avere passato anni a lavorare negli Uffici Giudiziari sotto le mentite spoglie dei tirocini.
L’esperienza del bando ancora in corso presso i Centri per l’Impiego, oltre alla dimensione numerica insufficiente, sta registrando tutte le difficoltà prevedibili e previste rispetto alla giungla delle regolamentazioni interne alle varie Regioni. Un processo che certamente va concluso ma che, a nostro avviso, non deve essere replicato nelle future tornate assunzionali a partire dal bando previsto per l’assunzione di 1092 tra ausiliari e operatori a tempo determinato.
Ci saremmo pertanto aspettati un intervento normativo che facesse chiarezza sui requisiti valutabili nelle future selezioni e soprattutto determinasse la piena titolarità del Ministero rispetto alla gestione di tutte le fasi della selezione dove il requisito professionalizzante maturato in anni di tirocini sia il vero presupposto da valorizzare ai fini dell’assunzione. Noi riteniamo che la finalità esplicitata, che ha giustificato l’autorizzazione all’assunzione del personale a tempo determinato, possa indirizzare la futura selezione verso questi criteri e che su questo è necessario fare chiarezza da subito, così come da subito occorre prevedere l’avvio di questa fase di selezione.
Su questo chiediamo al Ministro ed al Governo un atto di coraggio, in particolare in un momento di crisi economica come l’attuale: basta solo ricordare che questi lavoratori non hanno potuto fruire di ammortizzatori sociali perché formalmente il loro apporto non figura come prestazione lavorativa. Il loro credito è ancora di più aumentato con la crisi Covid e con esso la frustrazione e lo scoramento derivante da anni e anni di precarietà. La Giustizia ha bisogno di questi lavoratori, così come ha bisogno di valorizzare il personale interno, fermo al palo anch’esso rispetto alle legittime aspettative di crescita professionale.
Se davvero si vuole cambiare e modernizzare la macchina della Giustizia non bastano i proclami e gli impegni: occorrono investimenti che sappiano valorizzare tutte le esperienze, a partire dal riconoscimento del diritto al lavoro, dalla riqualificazione del personale interno e da un piano straordinario di occupazione nel quale la soluzione di questa annosa vertenza sia uno dei punti centrali insieme al necessario ricambio generazionale che offra opportunità alle nuove generazioni.
SIG. MINISTRO BONAFEDE, ANCHE SU QUESTO NON DIMENTICHI I SUOI IMPEGNI!

Felicia Russo                                                                                                Claudio Meloni
Coordinamento Nazionale FPCGIL  Giustizia                                                 FP CGIL NAZIONALE

“Sciopero generale nella Sanità Privata e nelle Rsa il 18 giugno per il rinnovo dei contratti”. A proclamarlo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, specificando che l’astensione dal lavoro per il personale interessato riguarderà l’intera giornata o turno di lavoro, nella garanzia dei servizi minimi.

La protesta nasce, spiegano i sindacati, “dalla reiterata volontà delle controparti, Aris e Aiop, di non voler giungere alla sottoscrizione del rinnovo del contratto dei dipendenti delle strutture della sanità privata, scaduto da 14 anni, così come il personale delle Rsa attende il rinnovo di un contratto scaduto da più 8 anni”. Per Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, “nonostante una trattativa che dura da oltre 2 anni e 7 mesi, nonostante gli impegni già assunti sia dalle Regioni che dal Governo, al fine di sostenere il rinnovo del contratto, attraverso le misure introdotte col decreto fiscale dello scorso anno, anche nel poi fallito tentativo di conciliazione i rappresentanti di Aiop e Aris hanno cercato di condizionare la chiusura della trattativa e la firma del contratto, dove ricordiamo le tabelle di incremento sono già state concordate, a ‘necessarie’ quanto per noi inutili verifiche da effettuarsi con il Ministero dell’Economia e delle Finanze”.

Un comportamento, quest’ultimo, delle parti datoriali che per i sindacati “appare ancora più vergognoso se si pensa che, ancora una volta, le professioniste e i professionisti della sanità privata hanno operato, unitamente ai colleghi della sanità pubblica, per far fronte alla grave emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 con la stessa professionalità ed impegno ma senza gli stessi diritti ad un riconoscimento economico uguale. Speculare sull’emergenza sanitaria, come pretesto per non procedere al rinnovo dei contratti, e utilizzare termini come ‘accertamento della sussistenza’, dopo aver sottoscritto accordi al cospetto delle istituzioni, nonché incassato per anni sulle spalle dei lavoratori, rende questa vicenda squallida, per il comportamento vergognoso delle controparti. Per queste ragioni, con l’obiettivo del rinnovo dei contratti, le lavoratrici e i lavoratori della Sanità Privata e delle Rsa incroceranno le braccia il prossimo 18 giugno.

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