Militari transitati e indennità di amministrazione
Tanto rumore per nulla!
La scelta compiuta dell’organo politico di aumentare l’indennità di amministrazione dei lavoratori civili non deve spaventare il personale ex militare transitato all’impiego civile, ma deve essere considerata come una vittoria di tutti i lavoratori.
La FP CGIL è ben conscia che senza l’adozione di una adeguata misura, lo spostamento di una qualsiasi somma dall’assegno ad personam a favore dell’indennità di amministrazione determinerà la contestuale diminuzione di 1/12 di tale importo sul reddito complessivamente percepito e un conseguente peggioramento delle condizioni economiche e pensionistiche di coloro che percepiscono quell’assegno.
Come noto, il DM 18 aprile 2002, che disciplina il procedimento di transito dai ruoli militari a quelli civili della Difesa, all’articolo 2 comma 8 prevede l’attribuzione di un assegno ad personam al fine di compensare il nuovo trattamento economico con quello goduto da militare.
In forza di questa norma, è del tutto evidente che il reddito maturato dagli ex militari transitati non può essere in alcun modo toccato, se non in presenza di un’altra disposizione di legge che allo stato attuale non esiste e che, semmai, comunque contresteremo, perché l’impegno che la FP CGIL promuove a sostegno delle ragioni e delle istanze dei lavoratori è a beneficio comune.
Pertanto, tralasciando le opportunistiche e teatrali corse in avanti condotte da talune organizzazioni sindacali, che sortiscono il solo effetto di creare confusione tra il personale transitato promettendo di portare all’evidenza dell’organo politico – forse solo per tentare diacquisire facili consensi – eccezioni che sono di fatto irricevibili, perché le norme non sono cambiate, la FP CGIL non appena la legge di bilancio 2021 entrerà in vigore, e sarà confermata quella misura, promuoverà azioni concrete nei confronti di PERSOCIV a tutela delle posizioni di tutto il personale ex militare transitato.
Preme sottolineare che la potenziale problematica riguarda esclusivamente l’ambito tecnico-amministrativo, non quello politico, e che dovrà essere risolta a livello di Direzione Generale del Personale Civile della Difesa, l’unica amministrazione competente a determinare l’importo dell’assegno ad personam degli aventi diritto, in base alle norme vigenti.
Pertanto, non appena sarà concretamente possibile, la FP CGIL inviterà PERSOCIV a procedere alla rideterminazione del nuovo assegno, tenendo conto della concorrenza di quanto riassorbito dall’indennità di amministrazione ai fini del calcolo della tredicesima mensilità e del montante pensionistico, promuovendo, in caso di avviso diverso, ogni utile azione volta a tutelare l’interesse dei lavoratori civili interessati.
Vi terremo come sempre aggiornati dell’evolversi della vicenda.
Cari saluti
FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti
Roberto De Cesaris