– COMUNICATO ESITI RIUNIONE
SPORT E SALUTE –
Care colleghe e cari colleghi,
ieri mattina abbiamo incontrato l’amministrazione per riprendere il confronto sul tema dello Smart Working strutturale (legge 81/2017) che avevamo concordato di rimandare alla definizione del Protocollo d’intesa sulla sicurezza e lavoro agile.
Dopo aver ascoltato l’introduzione del Dott. Meloni, abbiamo rappresentato all’amministrazione che è nostra intenzione procedere quanto prima possibile alla regolarizzazione e valorizzazione della prestazione lavorativa resa in Smart Working, che intendiamo inserire nel prossimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, per quanto attiene ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, al luogo, tempo, disconnessione e misurazione dei risultati sugli obiettivi delle prestazioni rese, buono pasto, rimborsi ecc., prevedendo di consentirne l’accesso non solo ai lavoratori cosiddetti fragili, ma riservando una quota proporzionata alle presenze e ai compiti che possono essere svolti in quella modalità anche per coloro che su base volontaria la richiederanno e la utilizzeranno a rotazione con tutte le lavoratrici e i lavoratori che intenderanno avvalersene.
Sul lavoro agile, di seguito degli incontri tenuti tra Sport e Salute e i segretari di Federazione, l‘Amministrazione ci ha comunicato la disponibilità ottenuta da quest’ultimi a partecipare al tavolo tecnico, possibilità che abbiamo accolto con favore ritenendo che il loro contributo possa arricchire la discussione e facilitare il raggiungimento di un accordo che poi gli stessi avranno cura di osservare e applicare in maniera omogenea nelle proprie federazioni.
Abbiamo poi nuovamente ribadito l’esigenza di affrontare quanto prima possibile, ovvero alla ripresa delle ordinarie attività post festività, il tema dei rinnovi dei C.C.N.L. delle Aree, scaduto da quasi 4 anni, e dei Dirigenti, addirittura da 8, nella consapevolezza che l’emergenza sanitaria se da un lato ha contribuito a rallentare pesantemente l’avvio dei lavori tra le parti, dall’altra ha determinato un impoverimento pressoché generalizzato delle retribuzioni dei lavoratori che deve essere tempestivamente affrontato e risolto, al pari delle questioni afferenti i cosiddetti ruoli apicali e, più in generale, il sistema delle progressioni che, a nostro giudizio, e lo stiamo comunicando all’Amministrazione in queste ore, dovranno costituire specifici temi da avviare al confronto tecnico preliminare e definire in un ragionevole lasso di tempo, peraltro predeterminato.
Premesso quanto sopra, e in ragione di quanto concordato ieri, la prima riunione sui due temi poc’anzi trattati sarà convocata per il prossimo 15 gennaio 2021.
Di seguito, abbiamo poi inteso trattare due temi che non erano all’ordine del giorno: gli effetti conseguenti l’applicazione del decreto Cura Italia per i lavoratori, e la destinazione vincolata della quota delle risorse pubbliche necessarie al pagamento degli stipendi dei lavoratori, compresi i costi diretti e indiretti del personale.
Sul Cura Italia è emerso un elemento di grande preoccupazione per le scriventi OO.SS., in merito alla eventuale mancata/e imputazione/i, a partire dalle buste paga del mese di aprile, delle ore lavorate in più nell’arco della giornata/settimana, durante le notti, i fine settimana e in alcune festività. In proposito, abbiamo quindi invitato l’amministrazione a procedere senza ulteriori indugi a una rapida verifica della correttezza delle buste paga dei lavoratori e a provvedere, laddove si riscontrino errori, con altrettanta rapidità al ristoro di quanto dovuto. Osserveremo da vicino lo svolgersi delle verifiche, pronti a imporre il rispetto del vigente CCNL.
In ultimo, abbiamo rappresentato forti perplessità sul documento presentato dal Presidente e Amministratore delegato di Sport e salute – Avv. Cozzoli -, avente ad oggetto “Assegnazioni contributi 2021”, in quanto riteniamo non condivisibile il metodo e il merito delle decisioni assunte circa l’utilizzo non vincolato delle risorse da destinare al pagamento degli stipendi e delle premialità previste dal sistema di valutazione in uso, oltre alla copertura degli oneri diretti e indiretti, interrompendo così una consuetudine positiva nel mondo dello Sport.
A maggior ragione se si considera che l’origine delle predette risorse è in larga misura di provenienza PUBBLICA, ovvero dello STATO che deve assicurare la tenuta generale del sistema economico e sociale del paese garantendo la tutela dei servizi offerti alla collettività e la salvaguardia delle retribuzioni dei lavoratori che li erogano, compresi quelli dello Sport.
A ben vedere, questo è un tema che affrontammo già nell’incontro avuto a suo tempo con il Presidente di Sport e salute, che non ci sembrò affatto contrario ad aprire una riflessione in tal senso. È giunto quindi il momento di incontrarci ed esaminare la questione in tutti i suoi aspetti peculiari, poiché trattasi di argomento davvero molto sentito dai lavoratori.
Vi terremo puntualmente aggiornati sugli sviluppi delle prossime discussioni.
Con l’occasione, permetteteci di augurare a voi e ai vostri cari un sereno Natale e un più felice anno 2021, pandemia permettendo, ovviamente.
Cari saluti
FP CGIL
Francesco Quinti
CISL FP
Alessandro Bruni
UILPA
Paolo Liberati
CISAL FIALP
Dino Carola