MINISTERO DELLA
DIFESA
ASSUNZIONI STRAORDINARIE DI 431 UNITÀ’ LAVORATORI CIVILI NEGLI ARSENALI E POLI DI MANTENIMENTO
La Commissione bilancio della Camera approva l’emendamento. Il segnale di un cambiamento!
La Commissione bilancio della Camera ha approvato un emendamento, recependo le nostre sollecitazioni, che prevede assunzioni straordinarie di 431 unità di personale civile per le esigenze degli Arsenali della MM e dei Poli di mantenimento dell’Esercito.
Il provvedimento autorizza l’assunzione straordinaria di professionalità tecniche civili, non dirigenziali, negli Arsenali di La Spezia (138), Augusta (49), Brindisi (40), Aulla (17) e nei Poli di mantenimento di Piacenza (154) e Terni (33) nel triennio 2021-2023.
I reclutamenti approvati nell’occasione, i cui numeri non rappresentano certo la soluzione all’alto numero di lavoratori che sono andati o che andranno presto in pensione, costituiscono però il chiaro segnale di un cambio di indirizzo nelle politiche del Ministero, che FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno sempre rivendicato, e rappresentano l’inversione di una tendenza fissata da una legge sciagurata, la 244/12, che impone la riduzione degli organici a 20.000 unità sino al 2024 e che sta penalizzando le attività produttive degli enti e le economie di interi territori.
Se è diventato un patrimonio comune la consapevolezza che la costante riduzione dei lavoratori civili sta portando al collasso la capacità operativa delle FF.AA., è altrettanto evidente che il mancato ripianamento degli organici e la perdita continua di professionalità uniche, aprirà la strada a possibili privatizzazioni selvagge, molto più costose per la collettività, che in ogni caso contrasteremo con assoluta determinazione.
In tale ambito è necessario ribadire, tenuto conto dell’attuale trend di pensionamenti, che il vertice politico del Ministero dovrà comunque avere il coraggio di pianificare, per l’immediato futuro, l’assunzione di almeno 3.000 lavoratori sino al 2024 anche attraverso la modifica della legge 244/12.
Lo pretende il buon senso, lo chiedono le comunità, lo reclama un paese che, analogamente agli altri paesi europei, richiede di affidare ai dipendenti civili compiti e funzioni anche a garanzia delle istituzioni democratiche.
Il percorso non è completato ed occorre continuare a lavorare per raggiungere questi obiettivi.
FP CGIL
Francesco Quinti
Roberto De Cesaris
CISL FP
Massimo Ferri
Franco Volpi
UIL PA
Carmela Cilento