A Maristat 1° Reparto Personale
e, p.c.
Al Capo di Gabinetto del
Ministro della Difesa
Oggetto: Criticità relazioni sindacali SMM ed emergenza sanitaria. Rif. M_D MSTAT0085959
La nota in riferimento con la quale il 1° Reparto esprime perplessità sulle modalità comunicative con cui le scriventi sono state costrette a rivolgersi al vertice politico dell’A.D., conferma la evidente scarsa consapevolezza del ruolo, anche sociale, che il Sindacato confederale esercita per il Paese, anche nell’attuale drammatico contesto.
In via preliminare, si ritiene utile ricordare quanto in più occasioni rappresentato a codesto Stato Maggiore e alle sue articolazioni periferiche, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, sulla violazione di norme e accordi in tema di prevenzione del contagio e, in particolare, sulla disapplicazione del Protocollo sottoscritto lo scorso 15 maggio tra la delegazione trattante nazionale del Ministero della Difesa e le scriventi rappresentanze sindacali del personale civile.
Peraltro, la persistenza di comportamenti rilevati in singoli Comandi della MM che mettevano a rischio la salute dei lavoratori, in particolare di quelli definiti “fragili” dalla stessa normativa nazionale, induceva le scriventi OO.SS. a richiedere un urgente incontro al Capo di Stato Maggiore della Marina con la nota inviata il 20 ottobre u.s., a cui faceva seguito la lettera inviata il successivo 22 ottobre al Capo di Gabinetto del Ministro e ai Capi di Stato Maggiore delle FF.AA., confidando che il dialogo costituisse lo strumento per la risoluzione delle problematiche denunciate.
Eppure a tutt’oggi nessuna risposta è stato ancora fornita alle scriventi OO.SS. rendendo anacronistico l’assunto riportato nella nota in oggetto: “in considerazione della diuturna opera di alta vigilanza e di mediazione certamente nota ai Sindacati che lo Stato Maggiore ha svolto e svolge, ispirando la propria condotta al mantenimento di buone relazioni sindacali e, ove possibile, al miglioramento delle medesime, in particolare, in un periodo, come questo, di estrema difficoltà”.
L’aver ignorato la richiesta di incontro al Capo di SMM e, soprattutto, aver mostrato indifferenza agli appelli dei lavoratori esposti a serio rischio per la propria salute, avrebbe giustificato una ben diversa mobilitazione, anche mediatica, sulle inadempienze rilevate e sull’atteggiamento tenuto da codesto Stato Maggiore, eppure il senso di responsabilità di FP CGIL CISL FP e UIL PA ha – ancora una volta – suggerito di mantenere solo in via riservata l’intervento nei confronti del vertice politico, con il quale intratteniamo ordinarie relazioni e al quale, se necessario, continueremo a rivolgerci.
La tenuta di corrette relazioni sindacali, la partecipazione e il dialogo costruttivo, stabilite dalle norme vigenti e dal CCNL, sono principi che non vanno solo meramente enunciati, ma devono essere concretamente applicati anche per evitare, soprattutto in questa fase drammatica, il radicarsi di tensioni che rischiano di non essere circoscritte ai luoghi di lavoro.
A ulteriore conferma delle criticità rappresentate appare, altresì, l’invito rivolto alle scriventi OO.SS. per la riunione del Comitato permanente per il Protocollo CoViD per il prossimo 9 dicembre, giornata in cui si terrà lo sciopero nazionale del pubblico impiego proclamato proprio da FP CGIL – CISL FP e UIL PA.
Distinti saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Sandro Colombi
Roberto De Cesaris Franco Volpi