Dopo 22 mesi si chiude il cerchio per richiedere l’anticipo del Tfs/Tfr. A circa due anni dalla approvazione dei diversi atti legislativi, con la circolare dell’INPS n 130, si potrà finalmente procedere a richiedere la certificazione al proprio Ente erogatore (generalmente si tratta dell’Inps) per ottenere l’anticipo del Tfs/Tfr. L’importo massimo erogabile è 45 mila euro. La norma è applicabile esclusivamente ai dipendenti pubblici che accedono o che hanno avuto accesso, prima della data di entrata in vigore del decreto legge n. 4/2019, con la Pensione Anticipata, di Vecchiaia o nella cosiddetta quota 100.
Dopo l’approvazione del regolamento e dell’accordo quadro tra il Ministero del Lavoro e l’ABI, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5 settembre, che ha tra le altre cose fissato il tasso d’interesse e le condizioni che disciplineranno il prestito, si potrà presentare la domanda di certificazione all’Inps, anche tramite il Patronato.
La Circolare che riassume le regole previste dalle disposizioni legislative, fornisce alcune precisazioni in modo particolare sulla tempistica per ottenere il prestito “La Struttura territoriale competente deve provvedere a rilasciare la certificazione all’utente entro il termine di 90 giorni dalla data della domanda (cfr. l’art. 5, comma 2, del D.P.C.M. n.51/2020), rendendola disponibile per l’utente nell’Area riservata del cittadino del Portale INPS”.
Dopo il rilascio della certificazione dell’INPS, i pensionati, potranno utilizzarla a tale fine anche decorsi i 15 giorni lavorativi dal rilascio della stessa. “A decorrere dalla data di pubblicazione della presente circolare, la Struttura territoriale competente dovrà obbligatoriamente effettuare, entro il termine di 30 giorni, dalla notifica dell’avvenuta conclusione del contratto, le verifiche necessarie a confermare o modificare la somma precedentemente certificata. Le risultanze di tale verifica dovranno essere comunicate all’istituto bancario/finanziario attraverso la conferma della avvenuta notifica del contratto di cessione (c.d. presa d’atto)”.
Infine, nella piattaforma del Dipartimento della Funzione Pubblica, si potranno consultare tutte le regole, le procedure da attivare e gli istituti di Credito accreditati, attualmente 9, per la stipula del Contratto di anticipo del TFS-TFR.
Dovremmo essere arrivati all’atto finale, purtroppo visto il lungo tempo trascorso molte lavoratrici e lavoratori non avranno più interesse a richiedere l’anticipo della propria liquidazione, inoltre la norma esclude dal diritto i lavoratori che utilizzano l’uscita come Precoci, Opzione Donna e ApeSocial. Con l’applicazione del DL si accorciano le distanze, per garantire maggior equità, tra le tante diseguaglianze tra i Lavoratori Pubblici e i Lavoratori privati.
Come Fp Cgil ribadiamo il nostro impegno per ottenere nuove regole per tutti i lavoratori pubblici.