Sostegno alla circolarità delle risorse, incentivi alla bioeconomia, sostituzione delle flotte aziendali. La presidente di Utilitalia, Michaela Castelli, ha incontrato ieri le organizzazioni di categoria FP-CGIL, FIT-CISL, Uil Trasporti e FIADEL per un confronto sui progetti inerenti il settore ambientale che la Federazione presenterà al Governo e alle istituzioni politiche per ottenere finanziamenti dalle risorse del Recovery fund. Un incontro “positivo e costruttivo”, spiegano i partecipanti, basato su “progetti che possono rilanciare un settore che, nei mesi più difficili dell’emergenza coronavirus, non si è mai fermato grazie all’impegno delle aziende e dei lavoratori. Ora intendiamo ripartire con una strategia che sia il più possibile condivisa tra la Federazione, le imprese e le organizzazioni sindacali, per rendere le aziende di igiene urbana un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile”.
Su un totale di investimenti proposti da Utilitalia pari a 17,4 miliardi di euro, ammonta a 2,3 miliardi di euro il valore dei progetti presentati nell’ambito dell’economia circolare: si va dall’implementazione dei sistemi di raccolta differenziata all’estensione dei sistemi di tariffazione puntuale, fino alla realizzazione di nuovi impianti di riciclo e alla valorizzazione dei fanghi di depurazione. Per quanto riguarda invece la smart mobility, sono stati presentati progetti per 1,3 miliardi per la sostituzione del parco mezzi delle flotte aziendali con veicoli a carburanti alternativi (elettrico, metano, biometano e idrogeno). “La transizione verde e quella digitale – concludono i partecipanti all’incontro – vedranno protagoniste nel prossimo futuro le Utilities, che sono già pronte a sostenere la ripresa; un’accelerazione importante potrà venire dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, se si destineranno risorse a questi progetti e si faciliterà la realizzazione degli investimenti per realizzare le infrastrutture necessarie”.