INPS: Fp Cgil – BOERI, Dov’eri?

29 Settembre 2020

BOERI, DOV’ERI?

In questi giorni, l’ex presidente dell’Istituto, il prof. Tito Boeri, sta presentando il suo ultimo libro, “Riprendiamoci lo Stato”, scritto assieme al giornalista Sergio Rizzo. All’interno del libro, il prof. Boeri non risparmia critiche all’Istituto di cui è stato Presidente e anche nei giorni scorsi, nell’ambito della trasmissione televisiva “Piazza Pulita” su La 7, in cui spesso compare come opinionista, si è perfino espresso sul valore della dirigenza della Pubblica Amministrazione pronunciando testuali parole: ”Purtroppo molti dirigenti nel settore pubblico non hanno le competenze che dovrebbero avere […]. Purtroppo, i criteri di selezione di questi – per ingerenze della politica, ingerenze anche del sindacato – non sono selezionati nel modo giusto. […] Eppure, abbiamo tanti che sono arrivati a quelle posizioni addirittura senza dei concorsi o dei concorsi che non erano per niente competitivi […]”.

Video integrale a questo link: https://www.la7.it/piazzapulita/video/dirigenti-pubblici-boeri-spesso-abbiamo-le-persone-sbagliate-al-posto-sbagliato-17-09-2020-340292

Chissà se il Boeri che parlava era lo stesso che, da Presidente dell’Istituto, ha promosso – davvero per ingerenze esterne? – dirigenti in prima fascia senza specificarne i meriti precisi ovvero dirigenti entrati in Istituto senza concorso, e che ha consentito attribuzioni di incarichi nell’area professionale che oggi i Tribunali dichiarano illegittime, condannando l’Istituto anche al risarcimento dei mancati compensi.

Non sappiamo se a quelle parole si attagli di più una famosa prima pagina del settimanale satirico “Cuore” – “Hanno la faccia come il c…” – o se esse contino sull’ignoranza dei fatti da parte di molta dell’opinione pubblica.

Fatto sta che Boeri, da Presidente dell’Istituto, non ci sembra abbia gestito bene il suo ruolo: ha perpetuato e anzi aggravato, il modello di gestione monocratica che aveva ereditato, immettendo un modello di riorganizzazione che poneva l’Istituto nelle sue mani, svuotando il ruolo del Direttore Generale e del CIV; ha tenuto, per anni, medici convenzionati pagati a ore, senza prevedere concorsi e rischiando (volontariamente?) l’esternalizzazione del servizio; ha provato a snaturare la mission dell’INPS, insinuando l’idea che la previdenza non dovesse essere più il suo core business, partendo dalla proposta di ridenominarlo Istituto Nazionale della Protezione Sociale, ma anche trasformandolo in un centro di elaborazione di proposte legislative.

L’arrivo del CdA è stato da noi salutato con favore proprio perché crediamo che sia arrivata l’ora di reintrodurre una gestione collegiale dell’INPS, in armonia con gli altri organi che sono stati privati del loro ruolo, partendo al più presto da un nuovo regolamento di organizzazione.

P.S.: non intendiamo infilarci nella polemica strumentale riguardo al compenso stabilito per il Cda dell’INPS (… e dell’Inail, non dimentichiamolo!), anche perché crediamo che i vertici della Pubblica Amministrazione debbano ricevere remunerazioni adeguate ai compiti e alle responsabilità. Certo, sarebbe stato più saggio pubblicizzare per tempo il decreto interministeriale del 7 agosto scorso, senza aspettare che un quotidiano lo “scovasse”…

DELEGAZIONE TRATTANTE FP CGIL INPS

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