RICHIESTA AUDIZIONE AI SENATORI COMPONENTI LE COMMISSIONI:
Commissione speciale atti urgenti del Governo
1^ Affari Costituzionali
5^ Bilancio
6^ Finanze e tesoro
11^ Lavoro pubblico e privato
14^ Politiche dell’Unione europea
Egregi Senatori,
le lavoratrici e i lavoratori dell’ENAC – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – hanno
chiesto alle scriventi rappresentanze sindacali nazionali di portare alla Vostra cortese attenzione la
loro ferma, preoccupata e motivata contrarietà al progetto politico di trasformazione dell’ente in
soggetto di diritto privato, quale sarebbe l’Ente Pubblico Economico, come testimonia l’allegato
emendamento prodotto all’A.S. 1925 dai senatori Santillo, Lupo e Puglia del M5S.
Stiamo parlando di un Ente pubblico posto sotto l’egida dello Stato che oggi, nello
svolgimento della propria rilevante attività istituzionale di regolazione e di controllo del settore
aereo, promuove lo sviluppo dell’aviazione civile del paese garantendo agli utenti e alle imprese la
sicurezza dei voli, la tutela dei diritti, la qualità dei servizi e l’equa competitività nel rispetto
dell’ambiente. Organismo responsabile della corretta applicazione dei regolamenti comunitari in
materia di Diritti del passeggero, ha – come noto – il potere di irrogare sanzioni amministrative nei
confronti dei soggetti inadempienti e per assicurare il rispetto degli standard qualitativi e dei diritti
del passeggero l’ENAC monitora e verifica costantemente i parametri di qualità dei servizi
aeroportuali e del trasporto aereo, anche attraverso le attività di certificazione, formazione e
riqualificazione professionale del personale dipendente.
Privatizzarlo e trasformarlo in soggetto privato significherebbe doverlo poi iscrivere al
registro delle imprese e collocarlo sul libero mercato per inseguire il profitto, facendogli perdere la
capacità di esercitare con le dovute garanzie di indipendenza, imparzialità e trasparenza quei poteri
autoritativi pubblici in materia di regolazione, vigilanza, controllo del trasporto aereo e sicurezza
del volo che gli sono stati affidati dal decreto legislativo n. 250/97. Un progetto che appare oscuro
anche nelle sue effettive finalità, non rinvenibili nell’articolato dell’emendamento proposto, che a
nostro avviso non porterebbe alcun reale vantaggio al sistema paese, anzi, specie in un momento
storico in cui si tenta di nazionalizzare Alitalia e si chiede maggior controllo da parte dei
concessionari pubblici.
Contro questo progetto abbiamo presentato circa un anno fa al Ministro delle Infrastrutture
e dei Trasporti e al Presidente dell’ENAC delle valide proposte alternative – in particolare
l’Istituzione di un Autority nazionale, come del resto hanno già fatto in altri grandi paesi europei
come la Gran Bretagna, la Francia, la Germania e la Spagna – che, nel consentire un rafforzamento
dell’Ente sotto tutti gli aspetti, lo manterrebbe all’interno del perimetro delle amministrazioni dello
Stato. Idee mai volutamente trattate e discusse al tavolo di confronto, alle quali si è sempre
unicamente preferita l’imposizione ferma e ultra determinata del piano deciso da quegli attori
istituzionali, completamente refrattari al dialogo e al rispetto delle prerogative sindacali e dei diritti
dei lavoratori coinvolti, loro malgrado.
L’ENAC non è un operatore economico, ma l’Autorità nazionale di regolazione, vigilanza e
controllo del settore aereo, e la sua mission non può che essere svolta da un ente pubblico dello
Stato che ne garantisce le funzioni in ragione della difesa dei diritti e della sicurezza dell’intera
collettività.
I lavoratori e le lavoratrici dell’ENAC vogliono difendere il futuro proprio e quello
dell’Ente, che rappresenta un’eccellenza nel panorama delle Autorità del trasporto aereo a livello
europeo e internazionale, e intendono farlo esprimendo l’orgoglio e la consapevolezza di lavorare
nell’interesse della comunità, al servizio esclusivo del Paese come previsto dalla Costituzione.
Per questo sono scesi in piazza numerosi il giorno 16 settembre u.s. sotto il Ministero delle
Infrastrutture aderendo allo sciopero nazionale proclamato dalla scriventi organizzazioni sindacali,
al quale ha partecipato oltre il 60% del personale dipendente ENAC impegnato sull’intero territorio
nazionale, per difendere il diritto dei cittadini a volare in modo sicuro.
La richiesta di audizione che inviamo alla vostra attenzione nasce proprio per questa
ragione, per favorire l’ascolto delle ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori, delle proposte
alternative prodotte dal Sindacato per rilanciare il ruolo strategico dell’ENAC, senza condannarlo e
consegnarlo alle logiche d’impresa.
Restiamo in attesa.
Con viva cordialità
Roma, 22.09.2020
FP CGIL FIT CISL CISL FP UIL PA FLP CIDA USB PI
F. Oliverio M. Mascia A. Marinelli S. Colombi M. Carlomagno G. Rembado D. Mencarelli