COMUNICATO
Un primo risultato, il nostro lavoro su smart working e sicurezza continua
Si è tenuto nel pomeriggio di ieri l’incontro da noi richiesto a seguito dell’emanazione della circolare di regolamentazione dello smart working del 6 agosto scorso. Come tutti i lavoratori sanno, abbiamo sempre sostenuto che, su queste materie, l’amministrazione non può procedere con atti unilaterali, regolamentando alcuni istituti previsti dal CCNL come oggetto di contrattazione e confronto. Il Capo del Personale, dott. Guardabassi, che ha assunto l’incarico solo la settimana scorsa, ci ha comunicato che intende rivedere la circolare perché, a seguito di interlocuzioni informali con il Dipartimento della Funzione Pubblica, ha avuto conferma che l’interpretazione data dal MIT all’art.263 della legge 77/2020 non è corretta. Infatti, come noi abbiamo sempre affermato, il 50% è una soglia minima di personale da autorizzare allo svolgimento del lavoro agile. Alla ricezione del parere dalla Funzione Pubblica saremo riconvocati per continuare la discussione per arrivare auspicabilmente a un accordo; nel frattempo si è convenuto di non sospendere la circolare in vigore, per non creare ulteriore confusione negli uffici nei quali già regna molta incertezza. In ogni caso, dall’immediato, come da noi richiesto, i lavoratori fragili saranno considerati aggiuntivi rispetto al 50%.
Inoltre, abbiamo chiesto e ottenuto, che le cosiddette attività smartabili siano individuate dai Capi Dipartimento delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, al fine di garantire omogeneità di trattamento a tutto il personale sull’intero territorio nazionale. Abbiamo affrontato,poi, la questione relativa all’erogazione del buono pasto nelle giornate di lavoro agile, già prevista dal protocollo applicativo del 22 aprile, su cui è intervenuta la circolare del 8/6/2020 che ha determinato la sospensione dello stesso: abbiamo ribadito che, a nostro modo di vedere, l’Amministrazione è tenuta a corrispondere il buono pasto avendo con noi sottoscritto un accordo che non può essere disdettato tramite una semplice circolare. Da ultimo, come previsto dal citato art.263 terzo comma, ci siamo soffermati sulla necessità che l’amministrazione assicuri adeguate forme di aggiornamento professionale ai dirigenti che dovranno gestire i lavoratori con questa nuova modalità di lavoro.
Alla fine della riunione abbiamo ricordato le questioni del Regolamento incentivi da noi già firmato nel
mese di ottobre 2018, dei bandi per i passaggi di area e degli addetti/assistenti (art.20 bis Legge 120 /2020).
Su tali questioni abbiamo sollecitato un incontro urgente da svolgersi nel più breve tempo possibile.
La Coordinatrice Fp Cgil Mit p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella Paolo Camardella