IL GIOCO DELLE TRE CARTE!
Con il comunicato di ieri pomeriggio abbiamo dato conto a tutto il personale dei contenuti della riunione sindacale con l’Amministrazione sul tema dello smart working e della definizione di un messaggio Hermes che avrebbe dovuto indicare le nuove modalità di applicazione del lavoro agile al personale dell’Istituto ai sensi dell’art. 263 del DL n.34/2020, convertito con la Legge n.77/2020.
Da quell’incontro erano emerse quattro richieste che le scriventi organizzazioni sindacali avevano formalizzato al tavolo di confronto:
• esplicitare nel testo del messaggio (la delegazione di parte datoriale lo ha solo detto, su nostra richiesta, nel corso della riunione) che dal computo percentuale del personale ammesso allo smart working fossero esclusi i soggetti fragili i quali accedono “di diritto” sempre che ne facciano richiesta;
• prevedere un periodo transitorio che permettesse alle strutture di organizzare e pianificare le presenze, visto che il 15 settembre è dietro l’angolo e siamo arrivati al confronto solo il giorno 11 settembre (convocazione del 10 settembre!), quando è da luglio scorso che chiediamo un confronto con l’Amministrazione su questo argomento, visto che la Legge n.77, che ha modificato in sede di conversione il DL n.34, porta la data del 17 luglio 2020;
• eliminare la non cumulabilità dei giorni di smart working, secondo il Messaggio Hermes n.3295 legata solo a particolari situazioni logistiche che non garantiscono condizioni di sicurezza nelle sedi, e garantire la rotazione a tutto il personale per il 50% dei giorni lavorativi.
Ebbene su questi punti, mentre sulla richiesta di erogazione del buono pasto vi è stata un’alzata di scudi da parte della delegazione trattante benché altre Amministrazioni Pubbliche lo abbiano riconosciuto anche in questa nuova fase (vedi INL), avevamo registrato una disponibilità a modificare/integrare la bozza di messaggio inviataci la sera prima. Ieri scopriamo che il messaggio Hermes n.3295, pubblicato alle 18:49, non recepisce nessuna delle richieste avanzate!
È una modalità non corretta di impostare le relazioni sindacali all’interno dell’Istituto, una modalità irrispettosa non solo del confronto sindacale, come del resto dimostra la vicenda della determinazione direttoriale del 7 agosto u.s. che ha modificato la disciplina sulle modalità di conferimento delle posizioni organizzative approfittando della pausa estiva, ma soprattutto irrispettosa nei confronti di migliaia di colleghi che, con il loro lavoro svolto prevalentemente in modalità “agile” in questi mesi, hanno fatto sì che l’INPS incrementasse, lo ha detto ieri il Presidente, del 27% la produttività rispetto allo scorso anno.
Cosa succederà a questo punto, a partire dal 15 settembre? Già in queste ore riceviamo richieste di chiarimenti, anche dalla dirigenza, in ordine alla rigidità del messaggio rispetto ai cui contenuti l’Amministrazione a parole si era resa disponibile ad apportare delle rettifiche/integrazioni.
Ci meravigliamo anche del Presidente, che prima rassicura di essere tra i propugnatori del lavoro agile e poi lascia emanare un messaggio in totale contrasto con le sue parole e i suoi impegni.
Chiediamo quindi all’Amministrazione di chiarire immediatamente i punti su cui si era impegnata e nel frattempo vigileremo sul rispetto delle misure sanitarie e di sicurezza, intervenendo se necessario.
Ci saremmo aspettati maggiore attenzione da parte dell’Istituto verso il suo personale, ma così evidentemente non è e se l’Amministrazione vuole essere madre e non matrigna verso i suoi dipendenti ha l’occasione per dimostrarlo modificando subito i contenuti del messaggio Hermes n.3295!
Roma, 12 settembre 2020
FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
FIALP/CISAL
Francesco Viola
CONFSAL-UNSA
Piergiuseppe Ciaraldi
Sergio Peppetti