‘Manca 50% personale previsto, serve piano occupazione straordinario’
“Le assunzioni di personale previste nel fabbisogno dei Ministeri dell’Istruzione e dell’Università e ricerca sono insufficienti. La carenza di organico in questi due ministeri, infatti, come riconosciuto in un documento di questi stessi, è pari in media al 50%. Ed è sempre più urgente un piano straordinario di assunzioni”. Ad affermarlo è la Funzione Pubblica Cgil nel far sapere che è stata fornita alle organizzazioni sindacali l’informativa sul piano del fabbisogno del personale dei due ministeri per il triennio 2020-2022, approvato dai Ministri Azzolina e Manfredi lo scorso 14 agosto.
Il documento consegnato, riporta il sindacato, “analizza in maniera analitica l’attuale situazione degli organici presso i due Ministeri nonché le previsioni nel triennio relative alle cessazioni e prende atto di quanto da noi da tempo denunciato in ordine alla gravissima carenza di organico dell’ex Miur tanto che, oltre ad indicare una scopertura media del 50% degli organici (con punte più alte presso alcuni uffici periferici), si riconosce nel documento come ‘in tale contesto, solo con grandi difficoltà l’amministrazione riesce a garantire la gestione ordinaria delle attività e grazie allo sforzo delle singole persone, soprattutto per quanto riguarda il settore scolastico. Negli uffici territoriali, infatti, le procedure volte a garantire il regolare avvio dell’anno scolastico si aggiungono all’ordinaria attività istituzionale, costringendo il personale a lavorare nei giorni festivi, rinviare la fruizione delle ferie estive, prestare ore eccedenti l’orario ordinario, che non sempre vengono retribuite‘”.
Al 31 marzo 2020, fa sapere la Fp Cgil, “risultavano in servizio presso il Ministero dell’Istruzione 2.793 lavoratori, di cui 174 dirigenti e 2.619 appartenenti al personale delle aree, a fronte di una previsione contenuta nel DL 1/2020 rispettivamente di 406 dirigenti e 5.538 lavoratori delle aree. Mentre presso il Ministero della Università e Ricerca, alla stessa data, risultavano in servizio 197 lavoratori, di cui 21 dirigenti e 176 appartenenti al personale delle aree, a fronte di una previsione rispettivamente di 41 dirigenti e 467 lavoratori appartenenti al personale delle aree. Nonostante il documento preveda un numero consistente di assunzioni nel triennio, l’intera operazione, al netto delle cessazioni nello stesso triennio, riuscirà a stento a portare la scopertura dell’organico ad un livello attorno al 40%”. Per queste ragioni la Fp Cgil ribadisce “l’urgenza di un piano straordinario di assunzioni e una effettiva riorganizzazione che snellisca e velocizzi le procedure presso i due Ministeri al fine di garantire ai dipendenti condizioni di lavoro dignitose e su tutto il territorio nazionale la funzionalità delle strutture che contribuiscono a rendere effettivo il diritto allo studio costituzionalmente garantito”.