Secondo incontro su rientro dipendenti Ministero Istruzione
Si è tenuto ieri, 05 agosto 2020, il secondo incontro presso il Ministero dell’Istruzione con all’ordine del giorno “aggiornamento sul rientro dei dipendenti in ufficio a seguito delle novità introdotte dalla legge 77/2020 e dalle indicazioni fornite dalla circolare n.3/2020 del Ministro per la Pubblica Amministrazione”, come da impegno preso in chiusura delprecedente incontro del 31 luglio.
L’amministrazione, a segui to assolutamente insufficiente a gestire in maniera ordinata le conseguenze operative dell’applicazione di quanto disposto dall’articolo 263 della legge 77/2020 che, tra le altre cose, dà indicazioni alle amministrazioni per l’applicazione dello smart working al 50% del personale impiegato in attività che possono essere svolti in modalità agile e che il Ministero dell’Istruzione sembrava aver interpretato come una sorta di via libera all’immediato rientro in sede di metà del personale.
Abbiamo quindi provveduto a proporre all’Amministrazione una corposa serie di modifiche, a cominciare da quelle già annunciate nel corso della riunione del 31 luglio e di cui vi avevamo dato conto nel nostro comunicato in pari data:
– necessità di aggiornare ed implementare la mappatura delle attività che possono essere svolte da remoto;
– previsione di riorganizzazione delle attività anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza
– attivazione della contrattazione anche in sede territoriale in materia di igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro e di flessibilità degli orari in entrata e uscita, per contemperare la necessità di tutela del personale e dell’utenza, con quella di garantire l’erogazione di servizi pubblici essenziali e indifferibili;
Abbiamo inoltre suggerito di inserire nella circolare indicazioni specifiche per l’applicazione di criteri di rotazione tra i dipendenti escludendo comunque dalla presenza in sede i cosiddetti lavoratori “fragili” per motivi di età o di salute, ed inserendo tra le condizioni di fragilità anche lo stato di gravidanza.
Nella individuazione dei lavoratori a cui assegnare lo smart working abbiamo inoltre chiesto di inserire come criteri anche le esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (per esempio per i genitori con figli minori) e il maggiore rischio di contagio in considerazione dell’utilizzo di mezzi pubblici per il percorso casa-lavoro.
La circolare diffusa oggi conferma che sono stati inseriti diversi degli spunti da noi indicati compreso il richiamo alla contrattazione integrativa di sede territoriale sulle misure concernenti la salute e la sicurezza sul lavoro ai sensi dell’articolo 7, comma 6 lettera k) del CCNL Funzioni Centrali.
Vi invitiamo quindi a predisporre le richieste di incontro per garantire il rispetto dei protocolli di sicurezza e la tutela del personale denunciando eventuali forzature in tal senso.
Roma 6 agosto 2020
FP CGIL FP CISL
Anna Andreoli/Davide Perrelli Michele Cavo