Nella giornata del 27 luglio 2020 abbiamo finalmente sottoscritto il protocollo di intesa per la regolamentazione dello Smart Working durante la fase emergenziale presso il Ministero dell’Ambiente.
Dopo diversi incontri, si è giunti alla formulazione di un testo che, accogliendo diverse delle proposte della nostra organizzazione, definisce le tutele per i lavoratori in Smart Working “emergenziale”,
In particolare l’attuale regolamentazione:
rimarca il diritto alla fruizione di tutti gli istituti previsti dal CCNL relativamente ad assenze e permessi;
riconosce, a partire dal 12 marzo 2020, il diritto alla corresponsione del buono pasto per tutti i lavoratori in Smart Working che abbiano osservato o osservino il profilo ordinario di orario di lavoro;
sancisce l’utilità del periodo di lavoro in smart working ai fini degli effetti sulla retribuzione derivanti dalla performance organizzativa ed individuale, nonché ai fini dei periodi utili per le progressioni orizzontali o verticali;
prevede i criteri di priorità per il proseguimento dell’attività lavorativa in smart working indicando una serie di categorie particolarmente “fragili” o sui cui grava la cura di figli o familiari o che, ancora, si avvalgano di mezzi pubblici per raggiungere la sede.
Nel protocollo si concorda inoltre sulla necessità di sottoscrivere un successivo regolamento, per la fase post emergenziale e in considerazione di quanto previsto dall’art. 263 della legge 77/2020, con il coinvolgimento del Comitato unico di Garanzia e dell’Organismo Paritetico per l’innovazione.
Riteniamo la sottoscrizione di questo protocollo un importante risultato per i lavoratori del MATTM, che finalmente si vedono riconosciuti in maniera piena tutti i diritti contrattuali, normativi ed economici, che nella fase di lavoro in remoto emergenziale hanno rischiato una decisa compressione. Possiamo affermare senza tema di smentita che il nostro contributo per i contenuti e la nostra tenacia nel non accettare un compromesso al ribasso sono stati determinanti per il raggiungimento del risultato.
Fp Cgil nazionale
Anna Andreoli