NON SOLO CAMBI DI PROFILO
Il prossimo 27 luglio è convocata una riunione del Tavolo nazionale con all’ordine del giorno il tema dei cambi di profilo alla luce dell’accordo sottoscritto il 30 aprile 2020, dei successivi interpelli banditi per l’accesso ai profili specialistici dalle Direzioni regionali e dalla Direzione centrale Risorse umane per il personale della Direzione generale e delle domande presentate per l’accesso al profilo amministrativo. In questi giorni la Commissione di valutazione, prevista dall’articolo 4 dell’Accordo in materia di mobilità orizzontale tra i profili previsti nel vigente sistema organizzativo, sta concludendo il lavoro istruttorio in vista del confronto con le organizzazioni sindacali e della successiva proposta al Direttore generale cui spetta, lo ricordiamo, la decisione con propria determinazione, sentito il parere obbligatorio, ma non vincolante della stessa Commissione.
In questa sede, non avendo cognizione del lavoro svolto dalla Commissione di valutazione e della proposta che sarà presentata, possiamo solo formulare l’auspicio che l’Istituto, dopo 4 anni di blocco dei cambi di profilo per inerzia non delle organizzazioni sindacali, che hanno sollecitato, ripetutamente, negli anni l’attivazione della relativa procedura, ma per “pigrizia” di un’Amministrazione indolente, accolga il maggior numero possibile di istanze.
All’ordine del giorno della riunione di giorno 27 luglio rappresentiamo, come abbiamo già scritto lo scorso 15 luglio, l’esigenza di discutere e confrontarci con l’Amministrazione su una serie di argomenti, catalogabili nelle “Problematiche in fase di definizione relative al personale delle Aree”, già “sviscerati” nei nostri ultimi comunicati e ci riferiamo in particolare alle progressioni verticali, alla disciplina dello smart working ed alla proroga delle assegnazioni provvisorie.
Sul tema delle progressioni verticali avevamo già sollecitato l’Amministrazione, lo scorso 15 luglio, a predisporre tutti gli atti propedeutici, compreso il collaudo delle relative procedure, alla pubblicazione dei bandi e dell’archivio dei quiz da cui saranno estratte le domande oggetto delle future prove. Ad oggi ci risulta che gli uffici abbiano predisposto tutti gli atti per i quali si attende la semplice pubblicazione sulla intranet dell’Istituto impegnato, su questo versante, in un serrato confronto con i Ministeri vigilanti che hanno sollevato rilievi, del tutto superabili, sulla corretta metodologia seguita dall’Istituto nella definizione del Piano Triennale dei fabbisogni di personale 2020/2022 deliberato dal CdA. In attesa che sia chiarita la corretta metodologia da seguire nella quantificazione dei costi del personale e conseguentemente anche dei numeri ad essi collegati, auspicando che il MEF faccia pace con se stesso e con gli atti di indirizzo diramati in passato, chiediamo all’Amministrazione che proceda nei prossimi giorni alla pubblicazione dei bandi e della banca-dati dei quiz in modo da consentire al personale interessato di presentare le relative istanze ed organizzare per tempo la preparazione alla prova scritta rispetto alla quale gli stessi quiz rischiano, con il trascorrere delle settimane,di diventare non più attuali! Ogni ulteriore indugio su questo argomento sarebbe deleterio ed è ora che l’Amministrazione eserciti la sua autonomia nel rispetto dei ruoli verso i Ministeri vigilanti.
Sullo smart-working, alla luce delle modifiche introdotte con la conversione in legge del dl n. 34/2020, che definiscono il lavoro agile la modalità ordinaria di lavoro nella PA fino al 15 settembre prossimo ribadiamo quanto scritto nel nostro comunicato del 20 luglio scorso circa la necessità di una discussione a tutto campo sul lavoro agile, con un tavolo specifico dedicato. L’argomento si incastra perfettamente con l’accordo da noi sottoscritto lo scorso 3 giugno e nella direzione che abbiamo inteso tracciare, considerando che l’art. 263 del
Decreto Rilancio prevede espressamente che le Pubbliche Amministrazioni “organizzano il lavoro dei propri dipendenti e l’erogazione dei servizi attraverso la flessibilità dell’orario di lavoro, rivedendone l’artico lazione giornaliera e settimanale, introducendo modalità di interlocuzione programmata, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza con l’utenza, applicando il lavoro agile”.
Ultimo tema, non certo per importanza, è quello delle assegnazioni provvisorie fuori regione. Abbiamo già rappresentato all’Amministrazione la necessità di provvedere, per tempo, in ordine al rinnovo delle assegnazioni visto l’approssimarsi del 31 luglio 2020 quale termine finale, fissato dal messaggio Hermes n.2158/2020, preclusivo al richiamo in sede, da parte dei direttori, dei colleghi aventi titolo alle assegnazioni temporanee o alla relativa proroga. Su questo argomento sollecitiamo nuovamente la Tecnostruttura a confrontarsi con le organizzazioni sindacali in modo da individuare soluzioni condivise, proroga o adozione
ex novo delle assegnazioni temporanee oppure trasferimento d’ufficio, perfettamente compatibile con le norme del Testo Unico del Pubblico Impiego, che diano serenità lavorativa ai colleghi coinvolti, nell’interesse delle stessa Amministrazione.
Con l’occasione, così come abbiamo già fatto per le vie brevi nelle scorse settimane, invitiamo l’Amministrazione ad individuare delle soluzioni interne in ordine alla problematica della spendibilità dei buoni pasto fuori regione di appartenenza, spendibilità oggi preclusa fuori dall’ambito geografico dei relativi lotti Consip e che rischia di rendere inutilizzabile ciò che è diventato ormai salario reale.
Su questi e su altri temi ci aspettiamo delle risposte dall’Amministrazione lunedì 27 luglio.
Roma, 24 luglio 2020
FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
CONFINTESA/FP
Francesco Viola
CONFSAL-UNSA
Piergiuseppe Ciaraldi
Sergio Peppetti