Giustizia: il punto sulla vertenza Tirocinanti
Per quanto riguarda la vertenza tirocinanti abbiamo rivolto nell’ultima riunione, alla luce della informativa sul piano assunzioni, una serie di richieste di chiarimenti relativamente ai due processi previsti dalla legge.
La buona notizia è che l’approvazione definitiva del DL Rilancio conferma l’assunzione dei 1000 a tempo determinato biennale. Questo consente di avviare già a partire da settembre questa selezione e concluderla in tempi che ci auguriamo celeri. Riguardo la modalità, considerato che la norma mantiene aperto la doppia opzione, ovvero il ricorso ai CPI, o, in alternativa, prevede la possibilità di una selezione per titoli e colloquio di idoneità gestita direttamente dal Ministero, abbiamo chiesto degli opportuni chiarimenti su come intende procedere il Ministero.
L’importanza di questa scelta è fondamentale ai fini dell’esito complessivo della vertenza, perché consente di evitare la trappola legata alle mille insidie che si celano nei regolamenti regionali che disciplinano l’accesso alle selezioni ex legge 56/87. Su questo punto abbiamo ricevuto notizie rassicuranti: l’amministrazione sembra decisamente orientata verso la modalità che esclude i CPI e ha ribadito questa intenzione. Naturalmente seguiremo con la massima attenzione l’evoluzione di questo processo, ai fini delle opportune verifiche, e peraltro auspichiamo che possa avviarsi e concludersi in tempi estremamente celeri, considerati i tempi inenarrabili di attesa dei lavoratori interessati ed anche il contesto di grave crisi economica generata dall’emergenza COVID.
Nella stessa riunione ci è stato comunicato che si sta avviando a conclusione il percorso relativo ai 616 operatori assunti a tempo indeterminato, in alcune Regioni i vincitori stanno per prendere servizio e nelle altre si spera di concludere entro l’estate. Dai dati relativi alle Regioni che hanno concluso alla procedura il personale assunto proviene dal bacino tirocinanti. Questo dato, pur confortante, rileva però fenomeni diffusi di concorrenzialità interna al bacino dei concorrenti che in molti casi sembrano aver penalizzato i tirocinanti
appartenenti allo specifico territorio regionale in cui si è svolta la selezione. Anche questo è un effetto prevedibile della modalità di selezione prescelta, a dimostrazione ulteriore della poca funzionalità di questo strumento applicato ad una procedura dalle caratteristiche mirate come questa.
In ogni caso verificheremo a processo concluso la sua capacità di assorbimento dai bacini interessati, anche perché, fermo restando così le cose, l’ulteriore processo relativo alle 1095 assunzioni a tempo determinato dovrà anch’esso passare nella tagliola dei CPI.
Abbiamo però notato che queste assunzioni non sono riportate nel prospetto presentato se non nelle premesse, nelle quali vengono riportati i numeri originari contenuti nel decreto sicurezza(800) accompagnati da una locuzione non chiara circa un ‘indispensabile intervento correttivo sulla tempistica procedurale da parte del legislatore’, sulla quale abbiamo chiesto un chiarimento.
Quello che appare evidente è la necessità di una norma che intervenga su un un processo la cui ridefinizione numerica pone un problema di durata complessiva del tempo determinato ma anche di procedure utilizzate, poiché appare del tutto singolare che su questa procedura si mantenga, a differenza dei 1000, il ricorso ai CPI. Quello che non si comprende, visto che la stessa amministrazione ritiene necessaria una modifica normativa, è perché non si è intervenuti con il DL Rilancio. Noi avevamo proposto un emendamento che andava in entrambe le direzioni, dall’ampliamento della durata del rapporto di lavoro all’assimilazione delle procedure previste per i 1000, purtroppo non recepito nel dibattito parlamentare.
Quello che ne consegue è comunque uno slittamento dei tempi di attuazione, noi riteniamo a questo punto al 2021. Su tutto questo solleciteremo direttamente la parte politica, non appena possibile: è indispensabile un chiarimento su tempi e modalità di questa procedura che dovrà chiudere il cerchio rispetto a questa prima, lunghissima, fase di questa delicata vertenza, ma che certamente non la concluderà perché in immediata successione occorrerà pensare alla definitiva stabilizzazione occupazionale.
Questa la situazione attuale: siamo certamente soddisfatti della quantità delle opportunità di inserimento occupazionale che si sono determinate, e le 1000 assunzioni sono una straordinaria novità per i numeri che si aggiungono e per la modalità di selezione prevista, ma anche consapevoli che questa vertenza è lungi dall’essere conclusa. E proseguiremo con l’impegno di sempre: nell’ultima riunione su questo tema si è sentita una unica voce, la nostra, con buona pace di chi utilizza questa vertenza in modo propagandistico e strumentale, rivendicando meriti impropri.
Con responsabilità e con serietà, e anche facendo domandine, ma con determinazione.
Saluti
Coordinamento Nazionale FP CGIL Giustizia FP CGIL Nazionale
Felicia Russo Claudio Meloni