Mibact: Comunicato su riunione 14 luglio 2020

15 Luglio 2020

Contrattazione del 14 luglio: siglati i nuovi progetti locali.

Progetti per i Musei autonomi: ragioniamo sulla valorizzazione come promozione culturale.
Care compagne e cari compagni,
La riunione è servita essenzialmente a formalizzare l’accordo sui progetti locali: un risultato che noi
riteniamo assai soddisfacente sia per la quantità di risorse che viene trasferita alla contrattazione
locale che per il grado di autonomia che garantisce nelle definizione e gestione delle attività progettuali.
L’accordo, di cui vi trasmettiamo copia non siglata ma dal contenuto identico a quella sottoscritta,
adesso intraprende la strada non priva di rischi della certificazione da parte degli organi di
controllo. Sono progetti che servono alla ripartenza delle attività e ci auguriamo vivamente che gli
stessi vengano tenuti fuori dalla battaglia politica che MEF e Funzione Pubblica stanno conducendo
contro il sistema di partecipazione democratica dei lavoratori. Se così non sarà allora sarà del
tutto chiaro che l’intento degli organi di controllo non è definire correttamente i parametri di produttività, ma imporre una visione ideologica mortificante per la stessa Amministrazione ministeriale, ridotta a rango di ostaggio di logiche che nulla hanno a che vedere con la necessità di implementare l’offerta dei servizi culturali in una fase di grave crisi economica del settore dovuta alla caduta dei flussi turistici. Ci auguriamo altresì che la Direzione politica del Ministero cambi al più presto rotta e intervenga per garantire il funzionamento dei servizi, altrimenti la rotta sarà di collisione.
Sempre oggi ci è stato presentato un progetto, derivante dalla previsione normativa contenuta nella
legge 132/2019 che consente sulla base degli introiti maturati dalla bigliettazione la predisposizione
di progetti locali che possono arrivare a coprire il 15% del salario tabellare annuo dei lavoratori
coinvolti. Il progetto è destinato esclusivamente ai Musei autonomi. Noi abbiamo anzitutto contestato la ratio di questa norma, destinata inevitabilmente a definire discriminazioni sul piano delle opportunità di accesso al salario accessorio. Questo riguarda sia le differenze che si determineranno tra i lavoratori dei Musei autonomi e gli altri che quelle che si determineranno all’interno dello stesso sistema delle autonomie, poiché solo i siti a maggior richiamo potranno avere la possibilità di raggiungere la quota del 15% prevista dalla legge. Oltre a questo abbiamo rilevato la singolarità di trattare un capitolo specifico che riguarda la valorizzazione 2020 in assenza della DG Musei e soprattutto senza capire se ed in quale forma quest’anno avranno luogo piano di valorizzazione del patrimonio culturale. Anche perché abbiamo ricordato che per il piano di valorizzazione generale noi abbiamo una quota di risorse non utilizzate (5 milioni di euro) che abbiamo chiesto di contrattare, considerato che l’accordo proposto presuppone che si intende, anche in questa fase, procedere con progetti di promozione dell’offerta dei servizi culturali. Risorse che possono essere utilizzate in un’ottica del riequilibrio delle opportunità sia di accesso al piano di valorizzazione che alla remunerazione conseguente. Di conseguenza l’argomento va affrontato complessivamente e con il pieno coinvolgimento della Direzione Generale dei Musei, e per tale motivo abbiamo concordato di rinviare l’esame ed il confronto su questa materia ad una riunione che si terrà la prossima settimana, con la presenza della Direzioni interessate. Da questo punto di vista nel con testo attuale si può ragionare in termini di qualificazione dell’offerta e promozione dei servizi culturali di tutti i luoghi della cultura, puntando ad una vera valorizzazione del nostro patrimonio.
In aggiunta: poiché è stato segnalato che, in relazione al confronto in atto sul territorio sui progetti
locali 2019, in qualche caso è stata negata la possibilità di partecipazione ai lavoratori in smart
working, partecipazione peraltro espressamente prevista nell’accordo per il 2020, si è concordata
una dichiarazione congiunta nella quale si specifica che la partecipazione ai progetti riguarda tutto
il personale sulla base degli obiettivi assegnati al singolo progetto e, di conseguenza, anche chi è
in lavoro agile.
Infine abbiamo richiamato ulteriormente la necessità urgente di un confronto con la parte politica
su tre temi fondamentali: il piano assunzioni, la riorganizzazione con la ridefinizione dei fabbisogni
organici e il contratto integrativo. Ci hanno detto che una riunione dovrebbe essere in agenda prima della pausa feriale ma siamo ancora al condizionale. Vedremo e ci regoleremo di conseguenza.
Cari saluti

FP CGIL Nazionale
Claudio Meloni

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