“Siamo assolutamente contrari all’ipotesi di provincializzazione delle funzioni e degli uffici della Corte dei Conti e della rispettiva Procura in Trentino Alto Adige. L’ennesimo tentativo di introdurre tasselli per l’autonomia integrale, in un ambito rilevante come quello dei controlli sulla legittimità finanziaria dell’operato delle Pubbliche Amministrazioni. Saremo in campo con iniziative e mobilitazioni per impedire che questo progetto si realizzi”. Questa la ferma posizione della Funzione Pubblica Cgil.
“Comporterebbe rilevanti criticità nel rapporto tra controllori e controllati, minando l’indipendenza di giudizio e di iniziativa dei controllori, subordinata a dotazioni di mezzi e risorse di pertinenza provinciale – puntualizza la Fp Cgil -. Sul piano contrattuale poi, è già stata dimostrata scarsa attenzione verso i lavoratori interessati, con rischio di pesanti sconvolgimenti sia di tipo contrattuale che professionale. La mancanza di politiche assunzionali tempestive per colmare i vuoti di organico (nel determinare l’aumento dei disagi dei cittadini e delle cittadine oltre che degli stessi addetti) può innescare inevitabilmente un consenso a prescindere rispetto a questo tipo di operazioni”. Fin qui inoltre, fa sapere il sindacato, “tutti i processi di delega avviati si sono caratterizzati per una scarsa attitudine al recupero di efficienza e per complicazioni a scapito della regolare attività degli Uffici, dell’adeguamento di mezzi e risorse e del regolare esercizio delle funzioni. Infine – prosegue -, in relazione al rapporto tra autonomie differenziate e autonomie speciali, è da sottolineare il rischio di un gioco al rialzo che polverizzi la pubblica amministrazione sostituendola con localismi inefficienti, non comunicanti, o addirittura discriminanti tra cittadini stessi di un medesimo Stato”.
“Si ripete una storia ampiamente praticata negli ultimi anni, anche per la Giustizia e le Agenzie Fiscali, e che ha dimostrato il suo essere fallimentare. Per questo affermiamo la nostra assoluta contrarietà a tale ipotesi e ci mobiliteremo per impedirne la realizzazione”, conclude la Funzione Pubblica Cgil.