Al Presidente Goffredo Zaccardi
Capo di Gabinetto del Ministro
della Salute
Al Dr. Giuseppe Ruocco
Segretario Generale Ministero della Salute
Al Dr. Giuseppe Celotto
Direttore generale del Personale
dell’Organizzazione e del Bilancio
Oggetto: Protocollo di accordo per la prevenzione e sicurezza dei dipendenti del Ministero della salute in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid -19” sottoscritto in data 8 giugno u.s..
Si fa riferimento al Protocollo indicato in oggetto, trasmesso alle scriventi OO.SS. via mail in data 17 giugno u.s..
Come noto, tale Protocollo ha una diversa valenza : per le aree funzionali le misure concernenti la salute e sicurezza sul lavoro rientrano tra le materie di contrattazione ai sensi dell’art. 7 del CCNL 2016/2018, mentre per la dirigenza la materia rientra tra quelle oggetto di informativa .
Il confronto tra l’amministrazione e le OO. SS. per la definizione del Protocollo in oggetto è iniziata in data 11 maggio u.s. con il primo degli incontri effettuati nel mese scorso ; in quella occasione FP CGIL, CISL FP e UILPA misero a punto un documento articolato e lo proposero all’amministrazione e alle altre OO.SS. partecipanti all’incontro .
Di tale documento non si rinviene traccia nella stesura finale sopra citata .
Eppure sul documento unitario si sono espressi favorevolmente anche altre OO.SS. e si poteva trovare una soluzione che portasse alla sottoscrizione del protocollo .
L’amministrazione, invece, per raccattare le uniche due firme di due sindacati assolutamente minoritari (Confsal e Confintesa) ha addirittura tolto dalle premesse del documento in questione il riferimento ai protocolli d’intesa sottoscritti dalla Ministra della P.A. con le Confederazioni sindacali più rappresentative i primi giorni di aprile 2020.
Per quanto riguarda la dirigenza, il documento, oggetto di informativa, è stato siglato dal Assomed, Unadis, Cida e Flepar.
Questo è il livello delle relazioni sindacali al Ministero della Salute .
Nel frattempo, la stessa amministrazione cambia il Documento di valutazione del rischio per le sedi centrali del Ministero della Salute superando limitazioni appena redatte non più tardi di qualche giorno fa, incontrando il netto dissenso dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza .
Dunque, una completa frattura tra una amministrazione caparbia e ottusa che pensa di poter fare a meno di tutti, e le OO.SS. che rappresentano la maggioranza dei lavoratori.
In questo modo si da spazio ad attacchi velenosi operati dai nemici storici del lavoro pubblico come quelli apparsi recentemente sulla stampa; e nel frattempo si naviga a vista, senza che nessuno si prenda la responsabilità di fornire un elenco di attività indifferibili e da rendere obbligatoriamente di persona (perché non “remotizzabili”) e di definire un protocollo che entri nel merito delle misure concrete da mettere in atto per garantire la sicurezza dei lavoratori al momento del rientro in sede e a uniformare le procedure tra centro e periferia.
Le scriventi OO.SS. ritengono quindi non esserci più gli spazi per raffreddare il confronto a causa del comportamento esecrabile della parte pubblica che preferisce “raccattare” firme di OO.SS. che hanno scarsissimo riscontro tra i lavoratori del Ministero della Salute piuttosto che cercare il consenso reale con chi li rappresenta effettivamente.
Si diffida l’amministrazione dall’applicazione del succitato protocollo perché non rappresentativo della volontà dei lavoratori ed al contempo dichiara lo stato di agitazione per i motivi sopra espressi.
Cordiali saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Florindo Oliverio Angelo Marinelli Andrea Bordini