Aggiornato il Protocollo Nazionale delle misure di prevenzione e sicurezza dei lavoratori civili nell’emergenza sanitaria
È stato aggiornato in data odierna l’Accordo nazionale sulle misure di prevenzione e sicurezza dei
lavoratori civili nell’emergenza sanitaria già sottoscritto il 15 maggio 2020 e da allora in vigore.
L’aggiornamento, su aspetti non significativi, si è reso necessario al seguito dei nuovi provvedimenti emanati dal Governo e dall’istituto Superiore di Sanità dopo l’entrata in vigore dell’accordo.
Durante l’incontro, in videoconferenza, FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno stigmatizzato il comportamento di alcune articolazioni dell’A.D. che da oltre un mese hanno deliberatamente ritardato la diffusione del Protocollo e che hanno indotto le OO.SS. a richiedere l’intervento del Ministro della Difesa.
I ritardi nell’assunzione dei provvedimenti concordati hanno alimentato iniziative di singoli Enti fra cui come il CISAM di Pisa, dove non solo è stato eluso l’accordo, ma perdurano violazioni di norme contrattuali in tema di relazioni sindacali e di sicurezza sul lavoro, che hanno esposto i dipendenti a possibili contagi per i quali si è in attesa di conoscere gli esiti degli esami sierologici.
Tutto questo mentre interi comprensori, enti e aree industriali continuano ad essere privi dei presidi igiene (ordinaria), di sicurezza e di DPI.
L’aggiornamento odierno del Protocollo, previsto già nella sua prima stesura, si limita a prendere atto che:
– L’emergenza sanitaria NON termina il 31 luglio, ma prosegue sino al 31/12/2020 o ad un diverso
termine stabilito dal Governo;
– In tema di mense è necessario seguire le indicazioni dell’ISS, pubblicate il 27 maggio, per la
gestione e la pulizia degli ambienti per la preparazione e la consumazione dei pasti.
Definita la parte relativa al Protocollo FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno, poi, evidenziato i gravi ritardi nell’assegnazione delle risorse per i buoni pasto, che i lavoratori in particolare nelle sedi periferiche, attendono dal mese di gennaio.
Sull’argomento Persociv ha precisato che i ritardi sono da attribuirsi alla mancata o ritardata richiesta da parte degli Organi Programmatori (SS MM) già più volte sollecitati.
Stante il perdurare dei ritardi, anche in tema pagamento delle indennità del 2019 e del 2020, nella
considerazione che il MEF continua a non fornire le risorse occorrenti, pur nella considerazione del
difficile momento del paese, si rende inevitabile il coinvolgimento diretto del vertice politico della
Difesa.
FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno, infine, sollecitato Persociv a calendarizzare apposito incontro per definire gli altri aspetti organizzativi del lavoro agile, anche in tema in tema di destinazione delle risorse per i buoni pasto e di attribuzione delle indennità per coloro che hanno assicurato la continuità di servizi indifferibili.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Sandro Colombi
Roberto De Cesaris Franco Volpi