INAIL : Attuazione Protocollo

10 Giugno 2020

Attuazione Protocollo

Con la sottoscrizione del Protocollo di accordo Inail “Indicazioni per la prevenzione e il contenimento dell’emergenza sanitaria” del 15 maggio 2020 le scriventi hanno voluto fornire delle prime indicazioni e misure organizzative, da adeguare ed implementare a cura delle varie Strutture territoriali, con lo scopo di contenere il contagio da SARS-CoV-2 in vista delle imminenti riaperture di alcune attività produttive e degli inevitabili impatti che queste ultime avrebbero potuto avere sulle attività dell’Istituto e sul lavoro svolto dai colleghi.
Successivamente, in data 4 giugno u.s., in coerenza con quanto previsto dal predetto Protocollo, l’Istituto ha diramato un primo documento tecnico su “Prevenzione e contenimento della diffusione del SARS-CoV-2 alla ripresa delle attività di Inail”, contenente indicazioni generali e misure specifiche da adottare presso tutte le Strutture dell’Istituto, a cui faranno seguito ulteriori documenti tecnici riguardanti le specifiche tipologie di attività e le varie mansioni espletate dal personale.
Lo scopo di tutti questi documenti è, da un lato, stimolare quella parte della dirigenza che attendeva istruzioni per aggiornare DVR-DUVRI e, dall’altro, attivare ogni misura utile per garantire la sicurezza dei lavoratori, con  particolare riferimento a quelli chiamati a dover rientrare in ufficio per rendere prestazioni indifferibili, fatta salva la valutazione dei lavoratori cd. fragili ed il rispetto del principio della volontarietà.
Il tutto con il necessario coinvolgimento delle organizzazioni sindacali territoriali e delle RSU attraverso lo strumento del confronto da avviarsi a cura degli stessi responsabili di struttura.
Oggi, grazie al protocollo condiviso, tutti i dirigenti che avevano agito ottemperando alle prescrizioni previste dal Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, nonché coloro che attendevano istruzioni operative dal “centro”, possono serenamente assolvere al proprio compito ed avviare tutte le procedure previste, ivi compreso il predetto confronto, reso ancor più “completo” dopo l’uscita del primo dei documenti tecnici evocati e definiti nel protocollo cornice.
Tutto ciò premesso, ogni dirigente, fermo restando che ai sensi dell’art. 87 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con legge 24 aprile 2020, n. 27, il lavoro agile rimane la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, dopo aver acquisito consapevolezza di eventuali stati di fragilità attraverso apposita indagine a cura del medico competente (unico investito del compito di decretare l’impossibilità al rientro e di avere contezza di questi particolari dati sensibili) e dopo aver verificato eventuali casi di espressa volontarietà, o meno, al rientro da parte dei lavoratori, può convocare le parti per il prescritto confronto.
All’interno di quest’ultimo, il dirigente, dopo aver informato i rappresentanti dei lavoratori sull’aggiornamento del DVR e del DUVRI, così come richiesto dalla normativa vigente, avvalendosi del prezioso supporto del RSPP e del RLS, procede di concerto con le OO.SS.
e le RSU a definire quali siano le attività indifferibili da rendere in presenza, programmando gli eventuali rientri secondo le indicazioni previste dal protocollo e dai documenti tecnici, ovvero fornire servizi di qualità garantendo la massima sicurezza dei colleghi, degli utenti e, quindi, dell’intera collettività.
In fondo, siamo l’INAIL. Non potremmo mai immaginare che l’Ente preposto alla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro possa agire diversamente rispetto alle importanti regole di cui si è dotato attraverso la partecipazione e la condivisione delle organizzazioni sindacali.
Sicuramente non ci saranno “sbavature”, tuttavia, si invitano tutti i quadri sindacali e gli stessi colleghi a vigilare chiedendo l’attivazione dei passaggi sopra richiamati, ed a segnalare alle scriventi eventuali situazioni critiche affinché, come previsto all’interno di tutti i documenti prodotti, si possa attivare il tavolo di monitoraggio nazionale e chiedere l’intervento immediato della Direzione Generale diretto a garantire il rispetto degli accordi sottoscritti e l’uniforme applicazione degli stessi sull’intero territorio nazionale.

Roma, 07 giugno 2020

A. Mercanti                       M. Molinari                      F. Savarese

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