In questi giorni da tutti i colleghi degli Uffici Territoriali ci stanno arrivando
segnalazioni preoccupanti: difficoltà e malfunzionamenti SW agli sportelli, criticità nella
convalida digitale, problemi nella distribuzione delle convalide digitali attuata senza alcun
criterio ragionevole.
Gli Uffici Territoriali che hanno riaperto gli sportelli si sono ritrovati le stesse
difficoltà (se non maggiori) che avevamo più volte denunciato prima del lockdown.
Ci era stato assicurato che la riapertura sarebbe avvenuta nella massima tranquillità
perché le difficoltà iniziale erano ormai superate. E invece ?
Le procedure GUT presentano malfunzionamenti, l’assistenza tecnica spesso non
riesce a fornire risposte adeguate e tempestive e, a volte, non è neanche in grado di
intervenire, le istruzioni si affastellano rendendo ancora più difficile il lavoro; tutto questo
determina lungaggini e a volte l’impossibilità di arrivare a conclusione della formalità.
Gli utenti sono insoddisfatti e i colleghi sono costretti a gestire comprensibili
rimostranze e lamentele.
In grave difficoltà sono anche i colleghi che si trovano a dover convalidare le
pratiche, sia con la procedura cd. di Convalida nazionale che con quella DL98.
Le procedure SW anche in questo caso presentano problemi sia nella presa in
carico delle pratiche che nella assegnazione di un esito. Anche in questo ambito si
determinano difficoltà e lungaggini nel lavoro rischiando di non dare risposte neanche alle
esigenze della utenza professionale.
Inoltre, il numero di convalide digitali assegnate dal sistema agli Uffici Territoriali non
appare comprensibile e adeguato e sta creando ulteriori problemi. Mentre alcuni PRA si
vedono assegnate moltissime convalide, altri PRA un numero decisamente molto
contenuto; Uffici piccoli si vedono assegnato un carico di lavoro che è a volte il quadruplo
di quello che normalmente lavorava, senza che si tenga in conto il numero di dipendenti
dell’ufficio.
Tale stato di cose sta rendendo problematica e pesantissima la situazione di lavoro
dei dipendenti nonché la reale possibilità di rispondere adeguatamente alle attese
dell’utenza privata e professionale.
Una situazione di caos e mancanza di chiarezza nella quale la professionalità e la
buona volontà dei dipendenti non basta a garantire i livelli di servizio che ACI, in passato,
aveva sempre assicurato.
I dipendenti ACI sono pronti a a svolgere il proprio ruolo e sono orgogliosi di poter
il erogare un servizio pubblico ma devono essere messi nelle condizioni di poter
lavorare.
Di contro, mancano risposte e certezze su tutta una serie di questioni molto
importanti per i lavoratori come, ad esempio, l’erogazione dei buoni pasto anche in regime
di lavoro agile (oramai avvenuta in numerose altre amministrazioni), il riconoscimento del
pagamento turni e altre indennità, nonchè certezze applicative di istituti previsti dai vari
decreti emergenziali volti a sostenere le categorie più deboli (permessi L.104 , regime più
favorevole per assenze malattia, ecc.).
Le condizioni attuali sono molto critiche e richiedono un’attenzione speciale da parte
dell’Amministrazione.
Chiediamo, quindi, un immediato incontro con i Vertici dell’Ente e ci riserviamo fin
da ora, in assenza di adeguate e celeri riscontri, di porre in essere ogni azione sindacale
utile a tutelare adeguatamente i lavoratori ACI.
FP CGIL ACI FP CISL ACI UILPA ACI ACP CONFSAL UNSA ACI
D. Figliuolo M. Semprini P. Piccirilli A. G. Cappelli