PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE
NON CONVINCONO LE RISPOSTE DEL DIRETTORE DELL’A.D.M.
Subito un tavolo di confronto permanente
A seguito dell’informativa ricevuta il 18 maggio 2020 che preannuncia la modifica della struttura organizzativa delle Did e che segue una Direttiva con la quale vengono riassunte nella Direzione Generale le competenze della “normativa” Dogane, Giochi, Tabacchi e Accise, abbiamo immediatamente richiesto la convocazione del Comitato paritetico per l’Innovazione costituito a suo tempo in attuazione del CCNL, organismo fondamentale dove si realizza “il coinvolgimento partecipativo del sindacato su tutto ciò che abbia una dimensione progettuale” e “in cui si attivano stabilmente relazioni collaborative su progetti di organizzazione”.
Il Comitato è stato convocato nel corso della giornata di ieri.
Durante l’incontro l’Amministrazione ha ribadito nuovamente le sue intenzioni ritenendo questa operazione un semplice intervento di “lifting organizzativo” che non avrebbe comportato ricadute consistenti sullo stato attuale di assetto degli uffici.
Noi abbiamo rappresentato la nostra perplessità sulla proposta sia per il momento in cui viene presentata – ancora in piena emergenza Covid 19 con parte del personale non presente sui posti di lavoro – sia per il merito di quanto proposto.
Infatti non ci è chiara la “ratio” di tale ristrutturazione che non risponde ad un chiaro disegno – che non può limitarsi alla comunicazione di rivedere gli uffici centrali, regionali e provinciali sulla base del numero dei dipendenti – di riassetto complessivo delle attività e delle relative ricadute che potrà avere sul personale.
Non abbiamo avuto certezze e garanzie sul mantenimento di tutte le circa 18 posizioni dirigenziali interessate dalla riorganizzazione (si parla di mantenimento degli incarichi dirigenziali ma non del numero delle posizioni attuali, dopo il taglio di 46 posizioni, deciso unilateralmente solo due anni fa). E nessuna risposta chiara sulla ridistribuzione delle attività e del personale nei nuovi Uffici e sul numero e competenze delle 55 POER, 46 PO e 98 Idr coinvolte e oggetto di confronto e di contrattazione.
La risposta, lo ribadiamo, è stata solo una generica rassicurazione da parte del Direttore che a suo avviso non cambierà nulla nell’assetto attuale, senza tuttavia esplicitare come.
In ultimo, atto a nostro avviso grave, il Direttore Generale ha ritenuto che le materie sopra citate non sono oggetto di condivisione del Comitato paritetico per l’innovazione.
In proposito invece, basta leggere attentamente il Contratto, ribadiamo l’assoluta competenza di tale organismo sulle materie di organizzazione e ne rivendichiamo con forza il ruolo, di approfondimento e soprattutto di proposta che il CCNL Funzioni Centrali gli dà.
Riteniamo quindi necessaria la sospensione del piano riorganizzativo presentato dall’Amministrazione e la immediata convocazione del Comitato anche in sede permanente per addivenire sin da subito ad una proposta condivisa che possa essere utilizzata nelle sedi deputate di confronto e contrattazione e che abbia ad oggetto tutti gli aspetti sopra richiamati ed in particolare il piano di fattibilità, le tempistiche e le ricadute sul personale.
FPCGIL CISLFP UILPA
Iervolino Fanfani Procopio