La CES ci ha informati del fatto che la Commissione Europea sta valutando un piano per congelare i lavori sulla direttiva per la trasparenza delle retribuzioni e l’intera Strategia per la Parità di Genere.
Per questo stamattina abbiamo scrittoo alla Presidente della Commissione Europea, per sollevare la nostra preoccupazione riguardo al procedere del programma di lavoro della Commissione sulla direttiva, invitando la Commissione a riconsiderare la questione. Riteniamo che un tale approccio sarebbe un errore con conseguenze di vasta portata.
Gentile Presidente,
La contattiamo per sollevare la preoccupazione della FPCGIL riguardo al programma di lavoro della Commissione. Ci è stato riferito dalla CES che la Commissione Europea sta valutando un piano per congelare la direttiva sulla trasparenza delle retribuzioni e l’intera Strategia per la Parità di Genere.
Vi invitiamo a riconsiderare la questione. Nella nostra valutazione un tale approccio sarebbe un errore con conseguenze di vasta portata.
Presidente, lei ha fatto della parità di genere una pietra miliare della sua presidenza. La trasparenza vincolante delle retribuzioni è stato uno dei suoi impegni nei primi 100 giorni. L’azione per garantire l’uguaglianza di genere non può essere messa in discussione anche in tempi di crisi della COVID-19. La parità retributiva è un requisito del Trattato dell’UE, non è un’opzione per tempi traquilli.
C’è una forte interconnessione tra il piano di ripresa dell’UE e l’istituzione della nuova normalità dopo Covid-19, questo sottolinea la necessità di una strategia per la parità di genere. In tutta l’UE, i lavoratori chiave, nei settori in cui il lavoro è svolto prevalentemente da donne, sono sottopagati e sottovalutati. Questo deve essere affrontato come parte della ripresa, le donne lavoratrici non dovrebbero essere messe in fondo alla fila per essere riconsiderate dopo la ripresa.
L’annunciata direttiva sulla trasparenza delle retribuzioni deve andare avanti e inoltre deve essere riformulata per affrontare le cause alla radice della disuguaglianza e della svalutazione del lavoro. Covid-19 ha messo in luce come i salari iniqui, determinati dal mercato, di lavoratori come gli addetti alle pulizie, alla vendita al dettaglio, ai trasporti, all’assistenza e alla sanità si siano allontanati dal valore reale che essi forniscono alla società e all’economia. È passato molto tempo da quando i lavoratori a basso salario abbiano avuto un aumento permanente del reddito e guadagnato un salario equo con prestazioni adeguate.
La direttiva sulla trasparenza delle retribuzioni può fare questo includendo disposizioni che aiutano i lavoratori e i loro sindacati a rivalutare la retribuzione e a garantire aumenti che riflettano il valore reale del lavoro per le organizzazioni e la società. Fondamentalmente deve consentire ai sindacati di negoziare per costruire una nuova normalità in cui il lavoro svolto dalle donne sia adeguatamente valorizzato e retribuito.
Questa crisi segnerà un nuovo inizio. Dobbiamo ricordare coloro che lavorano in prima linea, nei servizi, nell’assistenza, nelle pulizie, non possiamo ripetere quello che è successo dopo la crisi del 2008, quando le aziende si sono riprese, ma i lavoratori e l’uguaglianza di genere ne hanno pagato il prezzo.
Attendiamo con ansia una vostra risposta positiva e rimaniamo a disposizione per affiancarvi nei vostri sforzi per garantire un’UE in cui la parità di genere sia una realtà per tutte le donne.
Distinti saluti
La Segretaria Generale
Serena Sorrentino
link al sito Epsu per approfondire https://www.epsu.org/it/node/12350