PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, FASE 2: LA FUNZIONE PUBBLICA CGIL CHIEDE UN ACCORDO PER GARANTIRE DIRITTI E TRATTAMENTO ECONOMICO DEL PERSONALE.
Abbiamo partecipato all’incontro convocato oggi pomeriggio per discutere con le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto e della dirigenza del passaggio alla fase due dell’emergenza Covid19. Incontro, peraltro, sollecitato dalla nostra organizzazione sindacale, da ultimo dopo la sottoscrizione del “Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19” del 3 aprile dalla Ministra Dadone con CGIL CISL UIL. L’incontro si è aperto con l’informativa sulle misure adottate fin qui nel rispetto delle norme legislative introdotte a seguito dell’emergenza sanitaria. E, in particolare, sul fatto che lo smart working oggi vede la partecipazione della stragrande maggioranza del personale, passati da circa 430 postazioni alle attuali 1.060 postazioni e che a breve diventeranno circa 1.600 grazie all’acquisto di nuovi pc portatili e in vista del protrarsi di questa modalità come ordinaria almeno fino al 31 luglio 2020. Per parte nostra abbiamo espresso apprezzamento per le iniziative assunte dal segretariato generale non rinunciando però a rimarcare i comportamenti tardivi, quando non difformi, registrati in alcuni dipartimenti. Anche per evitare nuove possibili incongruenze nella nuova fase, abbiamo ribadito la necessità di definire un accordo, coerente con i contenuti del protocollo Dadone del 3 aprile 2020, utile a regolamentare gli aspetti dello smart working non previsti nella fase pre-emergenziale: il diritto alla disconnessione, il rispetto dell’orario massimo di lavoro, la disciplina del lavoro nei giorni festivi e oltre l’ordinario orario di servizio, turnazioni e reperibilità da remoto. E, ancora, la regolamentazione dello svolgimento delle attività da svolgere in presenza presso le sedi di servizio: scaglionamento degli accessi, turnazioni, tempi di presenza effettiva in servizio e attività da svolgere, eccetera. Così come riteniamo necessario garantire il rispetto delle prerogative delle organizzazioni e degli organismi di rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori: la possibilità di accesso alla rete intranet per poter dialogare con il personale, l’utilizzo di piattaforme informatiche per lo svolgimento di assemblee/riunioni, la garanzia del rispetto delle prerogative della Rappresentanza Sindacale Unitaria. Da ultimo abbiamo chiesto tempi certi per il passaggio dai buoni pasto cartacei a quelli elettronici come per la sostituzione dei buoni pasto non spesi della vecchia gestione Qui Ticket. Ricevendo la risposta che si sta procedendo relativamente al cambio di condizioni di appalto e fornitura con le ditte erogatrici. La consigliera Gagliarducci nel chiudere l’incontro ha ribadito che fino al 17 maggio non cambierà nulla dell’attuale organizzazione del lavoro e si attendono nuove disposizioni a breve. Il consigliere Molinari ha comunicato che si è in attesa di disposizioni relative alla possibilità di utilizzo degli impianti di climatizzazione, per i quali sono comunque in corso le attività di sanificazione.
Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio