AL MIBACT
Sig. Capo di Gabinetto
Prof. Lorenzo Casini
Segretario Generale MiBACT
Dott. Salvatore Nastasi
Direttore Generale Organizzazione
Dott.ssa Marina Giuseppone
Dirigente Servizio Relazioni Sindacali
Prof. Alessandro Benzia
Al Direttore Generale ABAP
Arch. Federica Galloni
Al Direttore Generale Musei
Dott. Antonio Lampis
Al Direttore Generale Archivi
Dr.ssa Annamaria Buzzi
Al Direttore Generale Biblioteche
Dr.ssa Paola Passarelli
Oggetto: Emergenza Corona Virus. Comunicazioni in relazione alla cosiddetta ‘fase 2”.
In relazione all’oggetto risulta alle scriventi OO.SS. che è in atto, perlomeno da parte della D.G. Archivi e della D.G. Musei, una intensa attività istruttoria che sembrerebbe indirizzata a garantire la riapertura di una parte degli Uffici a partire dal 4 maggio prossimo venturo. Se tale notizia corrispondesse al vero, e le scriventi OO.SS. hanno verificato che purtroppo sembrerebbe proprio di sì, ci troveremmo nella singolare situazione che vede una clamorosa contraddizione rispetto alle rassicurazioni avute proprio ieri sul tavolo nazionale in riscontro alla richiesta, formalmente avanzata, in data 20 aprile u.s., di avvio del confronto per l’applicazione del Protocollo di Intesa sottoscritto il 3 aprile 2020 dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e le Segreterie Nazionali FP CGIL, CISL FP e UIL PA. Rassicurazioni sia in ordine alla tempestività di convocazione al momento dell’adozione delle misure che in relazione ai tempi ed alla gradualità di avvio delle fasi di ripresa delle attività negli Uffici, con particolare riferimento alle riaperture al pubblico dei servizi. Per quanto di conoscenza delle scriventi, appare del tutto improbabile, in relazione alle misure previste nel citato Protocollo di Intesa ed alla luce delle linee guida relative alla prevenzione da contagio nelle fasi di ripresa degli afflussi negli Uffici, licenziate dall’INAIL, che l’insieme degli Uffici interessati possa essere in condizione di garantire adeguate misure di sicurezza per i lavoratori e gli utenti il 4 maggio. E peraltro la parte sindacale è tuttora all’oscuro, sia a livello nazionale che periferico, delle misure specifiche che sono state programmate con particolare riferimento agli aggiornamenti dei DVR, alla dotazione dei dpi, alle procedure di sanificazione degli ambienti lavorativi, al necessario contingentamento degli spazi e dei flussi di visitatori, ai controlli preventivi attuabili agli ingressi dei luoghi della cultura. Ciò stante si ribadisce la necessità e l’urgenza della convocazione di un tavolo di confronto al fine di definire un protocollo specifico che recepisca, in relazione alle specificità presenti nell’ambito di codesta Amministrazione, quanto previsto nel sopra citato Protocollo di Intesa del 3 aprile u.s., anche al fine di salvaguardare le prerogative esercitabili dalla parte sindacale, della RSU e dai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza nella delicata attuazione delle fasi progressive di rientro nella ordinarietà della condizione lavorativa. In assenza di riscontro, ed in presenza di atti unilaterali finalizzati alla riapertura senza la necessaria predisposizione e condivisione rispetto alle procedure adottate, si valuterà ogni opportuna iniziativa conseguente a tutela, nel rispetto delle norme vigenti, della salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. Si resta in attesa di formale e urgente riscontro.
Distinti saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Claudio Meloni Giuseppe Nole’ Federico Trastulli
Valentina Di Stefano