NIENTE COLPI DI MANO
Che la situazione fosse complessa e difficile da gestire per tutti lo avevamo ben presente sin da quando venerdì 10 aprile è stata diramata la nota del Direttore dell’INL, con cui anticipava che il personale ispettivo sarebbe stato coinvolto in nuovi tipi di accertamenti.
Sarebbe molto facile limitarsi a dire semplicemente “no, non ci stiamo”, sapendo che l’Amministrazione andrebbe avanti per conto suo perché il Prefetto può già chiedere per le prerogative che la legge gli attribuisce, in qualità di rappresentante del Governo sul territorio, la collaborazione di altre Amministrazioni. Sarebbe facile limitarsi a dire semplicemente “no, non ci stiamo”, sapendo che il Parlamento sta per approvare una norma che attribuisce – ci auguriamo non in modo arraffazzonato – questa nuova competenza al personale dell’INL.
E’ per questo che, sin dall’inizio, abbiamo posto la nostra massima attenzione su due aspetti, su cui anche nell’incontro di ieri siamo tornati: la salute e la sicurezza dei colleghi e la loro adeguata formazione, inerente all’attività che si andrà a svolgere e l’utilizzo corretto dei DPI.
Salute e sicurezza: abbiamo chiaramente ribadito, ai vertici dell’Amministrazione, che senza idonei DPI nessun ispettore potrà e dovrà svolgere queste verifiche. Anzi, potrà legittimamente rifiutarsi di farlo, senza che questo determini alcuna conseguenza nei suoi confronti. Questo deve essere chiaro ai vertici dell’INL e ai dirigenti del territorio – che, siamo certi non vorranno assumersi eventuali responsabilità civili e penali, per aver inviato ed obbligato un lavoratore a effettuare verifiche senza le dovute cautele, per sé e per gli altri, e senza aver adottato tutte le iniziative possibili per tutelare l’incolumità di tutto il
personale. A quest’ultimo proposito, ribadiamo la necessità di stilare e sottoscrivere un protocollo d’intesa col Ministero dell’Interno, per chiarire ambito, condizioni e modalità di svolgimento di queste verifiche.
Sempre a proposito di salute e sicurezza dei lavoratori, devono essere costantemente coinvolti il medico competente e i RSPP e data costante informativa ai RLS, non solo per definire i DPI più idonei allo svolgimento di tali attività ma, più in generale, per aggiornare i DVR in relazione ai rischi specifici che incontreranno i lavoratori che, a qualsiasi titolo, saranno chiamati ad operare fuori dalla sede di lavoro, ma anche nelle sedi di lavoro in relazione alla futura ripresa delle attività ordinarie.
Il medico competente, inoltre, dovrà essere interessato nell’individuazione di coloro che, pur avendo dato la disponibilità a svolgere questa attività di verifica, presentano un quadro clinico personale pregiudizievole. Appare quindi una chiara lesione della privacy il dover comunicare al dirigente o al responsabile eventuali impedimenti di carattere sanitario, che chiediamo di eliminare immediatamente dalla direttiva.
E’ assolutamente necessario chiarire la periodicità dei tamponi cui sottoporre il personale da adibire a queste verifiche: riteniamo che esso debba essere sottoposto a tampone prima di effettuarle, ma anche con successiva frequente periodicità, al pari di quanto disposto per le forze dell’ordine.
Si devono anche impartire precise disposizioni per effettuare screening e monitoraggi sullo stato di salute dei dipendenti tutti. Quindi, quando sarà il momento analoghe, ancorché diverse, dovranno essere le attenzioni per il restante personale.
Restiamo molto perplessi dal fatto che la sanificazione del mezzo proprio sia demandata ai colleghi, cui dovrebbe essere (il condizionale è d’obbligo!) fornito del disinfettante. Probabilmente, bisognerebbe pensare a soluzioni alternative o quantomeno a prevedere l’obbligo per gli uffici di rivolgersi a ditte di sanificazione.
Formazione: ribadiamo l’assoluta necessità di una formazione adeguata, svolta da personale competente, anche con modalità a distanza (videoconferenza o video tutorial). Conseguentemente affermiamo che nell’immediato non si sia nelle
condizioni di partire. Ci si prenda il tempo che serve, per fare le cose seriamente, visto che queste verifiche non dureranno pochi giorni.
Quanto alle modalità di svolgimento di questa attività, abbiamo fatto presente l’importanza dello smart-working: infatti, una volta acquisita la disponibilità del lavoratore e una volta che questi abbia ricevuto l’indicazione delle aziende da verificare, dovrà essere rimessa all’ispettore la scelta dell’orario e della data di verifica, senza alcun rientro in ufficio ed anche considerando che, nella situazione attuale, molti colleghi devono conciliare ancor di più la vita familiare con quella lavorativa. Pensiamo ad es. a chi abbia figli piccoli da assistere, disabili, persone con 104, etc.
Si può pensare ad un nuovo ruolo, dettato dall’emergenza, per il personale ispettivo dell’INL, ma il modo in cui ciò avviene farà la differenza: se anche stavolta l’INL, nelle sue articolazioni territoriali, si muoverà in ordine sparso e confusionario, rischiando addirittura di porre a repentaglio la salute dei propri dipendenti, avrà perso un’occasione storica per il suo rilancio con evidenza del suo valore sociale, anzi, avrà definitivamente spianato la strada per il suo declino.
In questa stessa prospettiva, ieri abbiamo ricordato ai vertici dell’Ente che urge un’interlocuzione con la Ministra e con la politica, considerando che la probabile riduzione dei fondi derivanti dalle sanzioni potrà avere un impatto negativo sui lavoratori. Occorre battere i pugni sul tavolo e rivendicare quelle risorse certe e stabili troppe volte inutilmente promesse e mai concesse!
Da parte nostra, in queste ore torneremo a sollecitare un incontro urgente proprio con la Ministra Catalfo e con i vertici del Ministero, che sembrano totalmente silenti e disattenti a quanto sta accadendo nell’INL.
Infine, non possiamo tacere che il modo in cui è stata gestita tutta questa vicenda non ci può trovare affatto d’accordo: le buone relazioni sindacali sono fondamentali ed importanti. Solo attraverso il dialogo con i lavoratori ed il loro coinvolgimento per il tramite delle loro rappresentanze possono venire soluzioni condivise e condivisibili per tutti, senza inutili forzature o colpi di mano.
Per questo, chiediamo subito la fissazione di un incontro la settimana prossima, per avere l’aggiornamento su quanto sta accadendo.
Roma, 21 aprile 2020
FP CGIL
Matteo Ariano
CISL FP
Michele Cavo
UIL PA
Bruno Di Cuia