Alla Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali
Sen. Nunzia Catalfo
OGGETTO: COVID-19 E INL
Gentile Ministra,
Lo scorso 10 aprile il Direttore dell’Ispettorato ha emanato una nota con cui si chiama il personale ispettivo ad effettuare verifiche “eminentemente sulle modalità di attuazione, da parte dei datori di lavoro, delle procedure organizzative e gestionali prescritte dalle misure di contenimento stabilite dalle Autorità”. A tale nota ha fatto seguito, nella giornata del 14 aprile, l’emanazione di una Circolare del Ministero dell’Interno con cui si fa presente ai Prefetti di potersi avvalere “del supporto delle articolazioni territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ai fini del controllo sulle modalità di attuazione, da parte dei datori di lavoro, delle procedure organizzative e gestionali oggetto del Protocollo Governo-parti sociali del 14 marzo 2020, e, più in generale, sull’osservanza delle precauzioni dettate per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e la sussistenza di adeguati livelli di protezione dei lavoratori”.
Ferma restando la necessità di adeguare l’attività di verifica al nuovo contesto socioeconomico, queste iniziative ci lasciano a dir poco perplessi per le modalità con cui avvengono.
E’ forse utile ricordare che, allo stato attuale, gli ispettori del lavoro non hanno normativamente le competenze per verificare la salute e la sicurezza in tutti gli ambiti produttivi.
A questo aspetto essenziale si aggiungono, nella eventualità che si intenda proseguire su questa strada, la necessità di una seria formazione del personale coinvolto, la presenza di adeguati DPI – uniformi per tutta Italia – e procedure di sanificazione volte a evitare che il personale ispettivo possa essere esso stesso involontario veicolo di contagio.
Pare, infine, paradossale che ci si ricordi del personale dell’INL solo nell’emergenza e nella necessità di risolvere criticità estemporanee e non quando si tratta di riconoscimenti professionali ed economici che vengono rivendicati da tempo ma puntualmente disattesi da parte del legislatore.
Alla luce di questo, si chiede con la massima urgenza un incontro con la S.V., in videoconferenza.
In attesa di riscontro con cortese urgenza, si porgono cordiali saluti.
FP CGIL Matteo Ariano
CISL FP Michele Cavo
UIL PA Bruno Di Cuia