Dott. Fulvio Baldi
Capo di Gabinetto
Dott. Francesco Basentini
Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
Dott. Massimo Parisi
Direttore Generale del personale e delle risorse
Dopo la stipula del protocollo tra il Governo e CGIL, CISL e Uil confederali e di categoria per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici e l’emanazione della circolare 2/2020 da parte del Ministero della Funzione Pubblica risultano ancora più chiare le linee guida che dovrebbero seguire tutte le amministrazioni pubbliche per gestire questa fase emergenziale.
Purtroppo, malgrado le molteplici sollecitazioni fatte da Fp CGIL Cisl FP e UIL Pa, le disposizioni impartite nel tempo con i vari decreti emanati dal Governo non sono state ancora recepite dall’amministrazione penitenziaria, centrale e periferica.
Ad oggi lo Smart Working non è la modalità ordinaria di lavoro nelle strutture centrali e periferiche dell’amministrazione Penitenziaria. Ci giungono notizie di gran parte degli operatori del comparto delle funzioni centrali a cui è stato concesso un solo giorno a settimana di lavoro agile e che continuano a lavorare in forma ordinaria sul posto di lavoro, non autorizzando, in alcuni casi, nemmeno la fruizione delle ferie residue (anno 2019). Nella sostanza la gran parte dei lavoratori del penitenziario è costretto a recarsi ogni giorno nelle sedi di lavoro con grave pericolo per la salute personale e per quella di famiglie e utenza.
Tra l’altro, nei luoghi di lavoro citati, i dispositivi di protezione individuale tardano ad arrivare, i prodotti per l’igiene scarseggiano e ci sono grandi difficoltà ad effettuare la sanificazione dei locali. Per non parlare poi della difficoltà a mantenere la distanza necessaria tra un operatore e l’altro.
Se a ciò si aggiunge che non tutti i provveditorati regionali hanno sospeso l’invio in missione del personale da un comune all’altro della regione, disattendendo quanto previsto in materia di limitazione degli spostamenti delle persone, risulta del tutto evidente quanto la salute dei lavoratori sia messa a rischio di contagio.
Per quanto sopra esposto, siccome la fase emergenziale non è affatto terminata, si diffida codesta amministrazione dal continuare ad ignorare le disposizioni impartite e si chiede di adottare
immediatamente tutte le misure idonee a tutelare la salute di tutto il personale delle funzioni centrali con modalità organizzative di lavoro agile in forma ordinaria e con la predisposizione di piani di sicurezza anti contagio.
Ci riserviamo l’adozione di ulteriori iniziative in caso di negativo riscontro.
Distinti saluti
Roma, 7 aprile 2020
FP CGIL
Lamonica\Prestini
CISL FP
Marra