Dott.ssa Gemma Tuccillo
Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità
Dott. Vincenzo Starita
Direttore Generale del personale, delle risorse
e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile
Dott.ssa Lucia Castellano
Direttore Generale dell’esecuzione penale esterna e di messa alla prova
Oggetto: prevenzione del contagio da coronavirus per il personale del Dgmc
Preso atto delle disposizioni impartite da codesto dipartimento con nota del 12 marzo 2020 sull’argomento in oggetto, le scriventi organizzazioni sindacali chiedono di impartire ulteriori disposizioni a tutela del personale che opera nella giustizia minorile e di comunità.
Innanzitutto si evidenzia che tra le attività indifferibili che richiedono la presenza dei dipendenti per assicurare il funzionamento degli Uffici e Servizi vi è l’accertamento di domicilio per l’accesso alla detenzione domiciliare ex lege 199/10. Se l’inserimento della predetta attività tra quelle indifferibili è giustificato, attese le finalità perseguite dalla stessa (decongestionamento delle carceri e tutela del diritto dei detenuti ad accedere alle misure alternative alla detenzione), tale attività tuttavia, nella contingente situazione emergenziale, appare oltremodo pericolosa per la salute dei lavoratori interessati e dei cittadini che entrano in contatto anche casuale con i lavoratori medesimi. Non è un segreto infatti che soprattutto nelle città metropolitane i funzionari della professionalità di servizio sociale raggiungono sovente il domicilio da visitare utilizzando il mezzo pubblico.
Per tale motivo CGIL CISL e UIL ritengono che nell’attuale fase di emergenza sanitaria codesta Amministrazione Centrale, di concerto con la Magistratura di Sorveglianza, individui modalità di accertamento idonee a garantire la sicurezza di tutti i lavoratori coinvolti. La tutela della salute di questi ultimi e degli stessi cittadini attraverso la prevenzione del contagio oggi devono essere la priorità. Tale discorso vale anche per agli esperti ex articolo 80 che sono chiamati a svolgere la stessa attività “domiciliare” dei funzionari della professionalità di servizio sociale. Analogamente l’attività di segretariato potrà essere svolta prevedendo l’accesso degli utenti in forma contingentata solo per la firma.
Non secondaria è la problematica concernente la carente distribuzione dei dispositivi di protezione individuale tra cui mascherine, guanti, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani, salviette asciugamano monouso. Tale carente distribuzione è pericolosa per la salute dei lavoratori se si considera che questi ultimi nelle strutture del DGMC operano di regola in ambienti angusti e poco areati.
CGIL CISL e UIL confidano in un positivo riscontro e porgono distinti saluti.
Roma, 13 marzo 2020
FP CGIL CISL FP UIL PA
Macigno/ Prestini Marra Amoroso