Vigili del Fuoco: Cgil e Cisl, inadeguata gestione emergenza COVID 19 a Scuole Centrali Antincendi

29 Febbraio 2020

Mancata informazione e provvedimenti assolutamente insufficienti 

“Apprendiamo dalla nota del Capo del Corpo Ing. Fabio Dattilo, diffusa nella giornata odierna, che un allievo dell’87° corso a vigile del fuoco che si sta svolgendo presso le Scuole Centrali Antincendio di Capannella (Roma) è risultato positivo alla coltura del tampone COVID 19 e si attende la conferma del secondo tampone, che potrebbe essere comunicato nelle prossime ore. Manifestiamo ancora una volta il nostro disappunto nei confronti dei vertici del Corpo che, come ormai consuetudine, non hanno dato la necessaria informazione alle parti sociali e, nello specifico, non hanno preso in considerazione l’opportunità di sospendere tutte le attività formative in via preventiva, così da limitare i probabili contagi e le drammatiche ricadute organizzative a tutela del personale tutto”, commentano Fp Cgil e Fns Cisl.

“Adesso, con oltre 1.000 unità lavorative presenti presso la struttura delle Scuole di Formazione, la gestione del COVID 19 diventa una vera emergenza che potrebbe investire il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco- affermano i sindacati -. Chiediamo immediati provvedimenti preventivi a tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori del comprensorio di Capannelle e di Montelibretti, così come da disposizioni impartite dal Ministero della Salute. Inoltre chiediamo l’immediata sospensione di tutte le attività formative”.

“Non escludiamo eventuali iniziative nei confronti dei vertici del Corpo che con leggerezza e con disposizioni assolutamente incomprensibili non sono stati in grado di impartire disposizioni e misure preventive adeguate a tutela del personale e arginare così la contaminazione del COVID 19. Considerata la situazione, chiediamo un confronto immediato con i responsabili politici e con i vertici amministrativi affinché insieme si possano trovare soluzioni condivise atte ad arginare un fenomeno che se gestito in termini precauzionali e di buonsenso istituzionale poteva essere scongiurato”, concludono.

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