Roma, 24 febbraio 2020
Al Capo D.G.M.C.
pres. Gemma TUCCILLO
Roma
prot.dgmc@giustiziacert.it
Alla Direzione Generale del personale, delle risorse
e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile – Ufficio I
dott.ssa Silvia MEI
Roma
prot.dgmc@giustiziacert.it
silvia.mei@giustizia.it
E, p.c. : Alla Dirigente C.G.M. – L.A.M.
dott.ssa Fiammetta TRISI
Roma
prot.cgm.roma@giustiziacert.it
Al Dirigente C.G.M. Veneto, FVG, pv aut. Trento e Bolzano
dott. Paolo ATTARDO
Venezia
prot.cgm.venezia@giustiziacert.it
Oggetto: trasferimento detenuto da I.P.M. Treviso verso I.P.M. Roma
RICHIESTA CHIARIMENTI ED INTERVENTO URGENTE
Egregie,
corre il doveroso obbligo, da parte di questo Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria, dell’Organizzazione Sindacale in intestazione, rappresentarVi quanto in oggetto.
Nella fattispecie, in data odierna, un detenuto veniva regolarmente tradotto dall’Istituto trevigiano verso quello romano, con relativo impiego di mezzo e scorta.
Orbene, appare del tutto discutibile la non applicazione di quanto disposto da Codesto Dipartimento, in considerazione del fenomeno epidemiologico c.d. “CoronaVirus – Covid 19”, ove veniva definito:
“le richieste di trasferimento dei detenuti in entrata o in uscita dagli II.PP.MM. di Torino,
Milano, Treviso, BoIogna, Pontremoli e Firenze dovranno essere limitate ai casi di necessità ed urgenza, ivi inclusa l’ipotesi di sovraffollamento”.
Pur non entrando nel merito di scelta, rispetto alla movimentazione in discussione, si ritiene doveroso stigmatizzare la siffatta vicenda, con probabile rischio di eventuale contagio, alla luce della nota emergenza nazionale.
Inoltre, sembrerebbe che, a corroborare l’argomento, vi sia stato anche un parere negativo di un organo sanitario competente (in capo all’ASL Roma 1), per quanto concerne il trasferimento del detenuto in discussione.
Pertanto, Voglia la S.V. attivare ogni accertamento del caso e riscontrare a questa Sigla le utili chiarificazioni a tal riguardo, con rassicurazioni in termini di eventuale esposizione degli operatori addetti ai lavori.
Si confida in prossima dettagliata sensibilizzazione alle Direzioni degli Istituti, onde evitare ogni reiterazione.
Distinti saluti.
Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL Polizia Penitenziaria
Stefano BRANCHI