Le lavoratrici ed i lavoratori delle pubbliche Amministrazioni da oltre un mese sono impegnati costantemente nella gestione dell’emergenza Covid-2019.
Con il profilarsi del passaggio dalla fase del contagio a quella della circolazione, l’aumento della certificazione dei casi, prevedibile in coerenza con il periodo di incubazione, ha necessitato di una risposta di tutte le Istituzioni ed Amministrazioni.
Il personale coinvolto nella catena dell’emergenza, con straordinario spirito di servizio pubblico, non si è risparmiato nel primario interesse di dare risposte alla cittadinanza.
Per queste ragioni riteniamo indispensabile ed improrogabile, oltre le opportune ed utili indicazioni dei ministeri competenti ed in particolare del Ministero della Salute, attenzionare alcuni provvedimenti di carattere d’urgenza e indispensabili alla garanzia della sicurezza degli operatori nonché alla continuità dei servizi.
DPI e Sicurezza dei Lavoratori
Nella circolare del ministero della Salute allegata alla nota in oggetto e precisamente nelle indicazioni operative si evidenzia che agli operatori dei servizi a contatto con il pubblico “…ai sensi della normativa vigente (D. Lgl. 81/2008), la responsabilità di tutelarli dal rischio biologico è in capo al datore di lavoro, con la collaborazione del medico competente.”
rileviamo che i Dpi non sono disponibili nella stragrande maggioranza delle amministrazioni. La situazione è ancor più grave in sanità e in tutte le attività di front office che richiedono non solo relazione con il pubblico ma si svolgono spesso in ambienti che non consento di rispettare le distanze tra utente/lavoratore e utente/utente predisposte nelle linee guida del Ministero della Salute.
Sul loro utilizzo, sulla tipologia di DPI, le amministrazioni stanno dando indicazioni diverse, sarebbe opportuno invece avere indicazioni analoghe. In molti casi le attività di accoglienza si svolgono in ambienti non predisposti al filtro ( vetri di protezione, box di accoglienza ) e sguarniti di sanitizzazione (locali di accoglienza e ambienti di lavoro opportunamente disinfettati come le stesse linee guida richiamano nelle responsabilità dei datori di lavoro). Analoghi provvedimenti devono essere predisposti dai soggetti privati che operano in convenzione, in concessione, in accreditamento con il servizio pubblico (aziende partecipate, cooperative, strutture del privato accreditato).
Organici
Si registra in alcuni settori in particolare in sanità, nei PS e nelle terapie intensive preesistenti e neocostituite, un aggravamento della già complessa carenza di personale.
In particolare nelle zone sottoposte ad ordinanza il personale dei presidi è sotto stress sia per i carichi di lavoro, che per la necessaria misura di osservazione alla quale si devono sottoporre. Chiediamo pertanto di:
* prorogare i contratti a termini in scadenza
* assumere in via straordinaria personale a tempo determinato anche operante in altre strutture pubbliche e private
* gestire le turnazioni dei PS, della continuità assistenziale e degli ambulatori territoriale in maniera integrata e in raccordo con le rappresentanze sindacali territoriali di modo da gestire: orari, pronte disponibilità, prestazioni aggiuntive, in modo congruo.
Sospensione di Servizi
Nelle amministrazioni nelle quali per ordinanza o decisione dell’amministrazione vi è la sospensione di attività chiediamo :
* di avere uniformità nelle indicazioni che attengono servizi/uffici/amministrazioni differenti operanti nella stessa sede o territorio ( se l’azienda vigilata dal ministero da indicazione di astensione dal lavoro quella delle funzioni locali collegata allo stesso servizio non può dare indicazioni difformi, stesso vale per i servizi comunali e quelli gestiti dalle aziende partecipate, come ad esempio nel settore dell’igiene ambientale, etc…);
* per le giornate di astensione dal servizio: coperte da ordinanza, non coperte da ordinanza, relative ad una disposizione dell’amministrazione o altro che, al fine di prevenire incertezze interpretative si adotti la stessa interpretazione sul trattamento economico-normativo da garantire al personale :
1. garanzia del trattamento fondamentale (tabellare e indennità di amministrazione, comparto o professionale) in analogia con il settore privato che vede coperte quelle giornate con provvedimenti quali la cassa integrazione onde evitare l’insorgere di una disparità di trattamento tra lavoratori pubblici e lavoratori privati;
2. estensione degli ammortizzatori a quelle tipologie di personale con impieghi flessibili, in regime autonomo ( ad esempio : medici fiscali) o in appalto che non beneficia di strumenti ordinari in termini di ammortizzatori sociali;
Necessario vigilare che le aziende diano piena attuazione alle Direttive dei Ministeri competenti per garantire gli operatori sanitari:
• Intensificazione dell’informativa che previene l’accesso negli Ospedali di casi a rischio;
• Dotazioni dei presidi di profilassi in tutti gli Ospedali.
• Individuazione in tutti gli Ospedali di percorsi e procedure idonee al tempestivo isolamento dei casi a rischio ( vanno predisposte aree dedicate al trattamento di persone sintomatiche che evitino la compresenza con la normale utenza dei presidi ai fini della prevenzione dell’eventuale contagio; analogamente come sta succedendo nelle zone cd “focolaio” i presidi devono predisporre per tempo aree predisposte all’isolamento e alla terapia intensiva, prevedendo l’adeguata dotazione di personale) .
Per ciò che attiene le attività territoriali:
* Vanno predisposte misure specifiche per gli operatori che operano in Assistenza Domiciliare ( infermieri, oss, terapisti, riabilitatori, assistenti sociali, educatori, medici etc);
* Vanno equiparate le disposizioni previste per le strutture ospedaliere e per le strutture residenziali e semi-residenziali nonché di posti letto per le cure intermedie pubbliche e private; in particolare va regolamentato in modo univoco l’accesso di familiari;
* Medici di medicina generale oltre la normale predisposizione dei DPI, in considerazione dell’invito alla cittadinanza di non recarsi ai PS, va garantito che l’abilitazione al colloquio telefonico non comporti poi che in ogni caso di sospetto si rinvii al sistema dell’emergenza creando analogo sovraffollamento. Il percorso dedicato va garantito sia per le cure primarie che per i PS.
* Personale Educativo-Scolastico: va previsto come trattare il periodo di sospensione ai fini della certificazione del calendario scolastico, inoltre pur prevedendo alcune disposizioni comunali la sospensione delle attività didattiche per i bambini, le educatrici-educatori e gli insegnati sono comunque chiamati in servizio in difformità con quanto accade per la scuola statale;
* il personale degli enti locali si sta auto-munendo di alcol, guanti, e fotocopiando le istruzioni operative del Ministero della Salute per distribuirlo ai cittadini, riteniamo che tale compito debba essere esercitato dal Governo che debba dotare tutte le amministrazioni dei materiali informativi e dei DPI necessari, non solo nelle zone focolaio ma in tutto il paese ai fini del contenimento e della prevenzione;
* in quei casi in cui le ordinanze chiudono solo alcune attività ( vedi ad esempio le scuole), va rassicurato il personale che opera nei restanti servizi che la scelta operata risponde al carattere di prevenzione e non rischio, tale per cui gli altri servizi possono continuare ad operare in via ordinaria, è importante che il Ministero dia indicazioni di istituire tavoli permanenti con le OO.SS. ;
* per il personale che presta attività domiciliare o di sportello al pubblico come educatori, assistenti sociali, personale dei servizi demografici etc.. vanno predisposte misure specifiche e garantiti i DPI;
* garantire il ricorso allo smartworking e/o telelavoro per i servizi ove questo è possibile;
* garantire misure specifiche di salvaguardia e DPI anche al personale di polizia locale che presta servizio esterno.
* per tutto il personale che opera in attività di front office va garantita sicurezza e sanitizzazione degli ambienti e distribuzione dei DPI
* per il personale del sistema Giustizia Minorile ed Esecuzione Penale Esterna che presta attività domiciliare come educatori, assistenti sociali, etc.. vanno predisposte misure specifiche e garantiti i DPI;
* per il personale dell’amministrazione penitenziaria vanno predisposte misure precauzionali sugli ingressi che quotidianamente e a vario titolo si verificano nelle carceri, va garantito, altresì, il raccordo con il sistema sanitario date le recenti riforme che hanno attraversato la sanità penitenziaria e le indicazioni date dall’amministrazione sulle traduzioni;
* per il personale dei Beni Culturali vanno predisposte misure specifiche data l’alta affluenza che in giornate topiche si registra in alcuni luoghi di interesse culturale del nostro Paese, a tal fine si richiede di insediare un tavolo di monitoraggio in sede ministeriale che possa valutare la mappatura dei siti ad alta densità turistica nelle quali regolamentare gli accessi anche oltre le zone sottoposte ad ordinanza;
* chiediamo a tutte le Amministrazioni di posticipare le giornate nazionali di formazione, aggiornamento, le attività convegnistiche che coinvolgono i dipendenti fino a nuove indicazioni del Ministero della Salute;
* Smartworking, lavoro agile, telelavoro e altre forme di lavoro da remoto vanno potenziate e diffuse come da decreto attuativo n.6 del 23/02/20 ma ciò è possibile solo nelle amministrazioni che avevano già predisposto le relative piattaforme per gli accessi del personale da casa; siamo disponibili nelle prossime ore a procedere agli accordi che colmino le carenze di quelle amministrazioni che non hanno ancora provveduto a regolamentarlo ed attivare le piattaforme.