Roma 19 febbraio 2020
Nella mattinata odierna si è tenuta la riunione per l’interpretazione autentica dell’accordo
dell’8/10/2018 sui criteri di attribuzione del premio individuale. Come Fp Cgil abbiamo ribadito
come fossimo assolutamente contrari all’applicazione, assolutamente indebita, operata dal
Ministero di un accordo contrattuale che aveva riflessi esclusivamente sulla parte economica del
Fondo Risorse Decentrate. Siamo addivenuti alla sottoscrizione della interpretazione autentica
allegata in cui si afferma che l’accordo sottoscritto in data 8/10/2018 ha “valenza esclusivamente
economica ed è privo di effetti giuridici sulla valutazione della performance individuale”. Il che
conferma la posizione che abbiamo sempre sostenuto per cui una cosa era l’accordo relativo
all’art.78 del CCNL, altro sono gli effetti riconducibili al sistema di valutazione che richiamano la
sola ed esclusiva responsabilità dell’Amministrazione. Unitamente alle altre sigle, tutte contrarie
all’utilizzo del Sistema di Valutazione 2019, abbiamo reiterato la richiesta al Ministro di
sospensione.
Per quel che attiene l’accordo sul Fondo Risorse Decentrate, l’impianto conferma quello del
precedente anno con una novità per noi estremamente importante, riconducibile all’aumento delle
risorse pari a € 1.075.000, che risponde a quanto avevamo sostenuto, come FP Cgil, circa la
composizione del fondo stesso relativo alla quota parte che ciascun lavoratore lascia al momento
del pensionamento. Infatti, per quel che ci riguarda, la differenza doveva essere calcolata tra la
posizione di godimento e quella iniziale relativa all’area e non, come invece operato
dell’Amministrazione negli anni scorsi, tenendo a mente la differenza solo con il livello
immediatamente inferiore. Ciò ha comportato la possibilità di destinare ulteriori risorse, pari a €
1.000.000, per le PEO appena concluse: il che vuol dire che oltre coloro che sono stati già
individuati ci sarà un ulteriore aggiunta del 30% di posizioni in ogni area.
Infine, per quel che attiene le progressioni verticali l’Amministrazione ci ha informato che i posti
destinati per il passaggio dalla prima alla seconda area sono 52 a valere sul biennio 2018/19.Il
concorso sarà bandito a breve, le prove si terranno presumibilmente nel mese di ottobre 2020 e
consisteranno in un quiz a risposta multipla (40 domande in 45 minuti). Sono previsti punteggi per
l’idoneità nelle precedenti progressioni, per l’anzianità di servizio nei ruoli MIT e le valutazioni.
Diversamente, per il passaggio dalla seconda alla terza area sono previsti più concorsi perché i
profili professionali individuati sono sette, le prove sono programmate per il prossimo settembre.
L’Amministrazione ci ha informati che ha tenuto conto delle lauree possedute dai circa 500 laureati
di seconda area. I posti, sempre a valere sul biennio 2018/19 sono 141 così suddivisi: 86 per
Funzionario Amministrativo Contabile, 15 per Funzionario della Comunicazione, 5 per Funzionario
Informatico, 7 per Funzionario Statistico, 23 per Funzionario Ingegnere/Architetto, 3 per
Funzionario Geologo, 2 per Funzionario Tecnico. Anche in questo caso i punteggi saranno
determinati dall’esame, che consiste in una prova scritta per la quale sono previsti 30 punti, dalle
valutazioni e dall’anzianità di servizio nel MIT. Abbiamo chiesto che ci venisse fornita
un’informazione scritta per poter essere più puntuali nelle osservazioni che formuleremo.
Considerato che il decreto milleproroghe prevede l’estensione della Madia e l’innalzamento della
percentuale prevista per i passaggi di area dal 20% al 30% ,frutto delle richieste e dello stato di
agitazione proclamato dalle organizzazioni sindacali di CGIL, CISL e UIL (come si evince dal
comunicato allegato) abbiamo chiesto all’Amministrazione di innalzare la percentuale per i
prossimi anni in modo da consentire a quasi tutti i laureati di seconda area, in possesso dei
requisiti, di transitare nell’area superiore. L’Amministrazione ci ha inoltre comunicato che le
graduatorie potranno essere utilizzate anche per gli anni 2021 e 2022.
Per quanto riguarda la possibilità per gli addetti di espletare l’incarico di esaminatore, considerato
il parere espresso dall’Aran, abbiamo proposto di inoltrare una specifica richiesta di incontro al
Capo Dipartimento dei Trasporti per proporre l’integrazione del decreto che prevede le figure
professionali che possono svolgere tale incarico.
la coordinatrice Fp Cgil Mit p.la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella Paolo Camardella