Polizia Penitenziaria: interpello per selezioni conduttori cani anti droga

12 Febbraio 2020

Al Direttore Generale del personale e delle risorse – D.A.P.
Dott. Massimo PARISI
Roma

E, p.c. : Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida DEL GROSSO
Roma

Oggetto: Neo interpello per selezioni conduttori cani anti droga.

Questo Coordinamento nazionale, a pochi giorni dall’inizio delle attività di selezioni del personale partecipante all’interpello di cui all’oggetto (nota GDAP n. 0248305 datata 09/08/2019), sta ricevendo numerose lamentele circa la modalità di attribuzione dei punteggi previsti dall’art 4 del P.C.D., relativamente ai titoli valutabili e al punteggio da attribuire agli anni di servizio, alla classifica di fine anno, alle prove fisiche e alla prova pratica con il cane.
A parere di questa sigla, la modalità di attribuzione del punteggio, tende inequivocabilmente a favorire esclusivamente il personale con un’elevata anzianità di servizio.
Tanto è vero che per l’espletamento delle 3 prove fisiche e altrettante prove di affezione con il cane, al personale potrà essere assegnato al massimo un totale di 12 punti (6+6), tanti quanti sono attribuiti a chi ha riportato negli ultimi tre anni il massimo giudizio.
Ora, senza nulla voler togliere alle persone che hanno raggiunto una onorata anzianità di servizio, sarebbe auspicabile che codesta Amministrazione mettesse tutto il personale partecipante in condizione di poter almeno dimostrare le proprie attitudini nell’interazione con il quadrupede (che rappresenta, forse, il requisito fondamentale), attribuendo, per ipotesi, un punteggio da 1 a 6 per ogni esercizio effettuato, sia per l’aspetto ginnico che per quello di interazione e affinità con gli animali.
Altrimenti potrebbe succedere che un dipendente con 30 anni di servizio che negli ultimi tre anni abbia conseguito il giudizio di 30+2, raggiungerebbe già un punteggio di 27 sulla sola base dei titoli, cui si aggiungerebbe il punto assegnato anche in caso di mancato
superamento delle prove fisiche (cosa che non comporta l’esclusione dalla graduatoria) o la dimostrazione di un’assoluta inadeguatezza nel rapporto e nell’interazione con il quadrupede.
È di tutta evidenza che un’unità di personale con minore anzianità, pur a fronte di ottime capacità atletiche e di relazione con i quadrupedi, non potrà mai raggiungere il punteggio raggiunto dal personale più anziano, che potrebbe risultare vincitore pur non riuscendo a superare positivamente le prove “E” e “F”.
Pertanto questa O.S., certa che SS.LL vorranno rivedere la modalità di attribuzione dei punteggi, rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento o collaborazione, questo in difesa del servizio e di tutti i lavoratori che ne fanno e ne faranno parte.

Il coordinatore nazionale
Fp Cgil Polizia penitenziaria
Stefano BRANCHI

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