Sottoscritti definitivamente gli accordi su progetti locali e turnazioni 2019Arrivano i
DM applicativi: le sorprese geopolitiche di FranceschiniAssunzioni previste: una
prima informazione
Nella riunione odierna abbiamo definitivamente sottoscritto gli accordi sui progetti locali
2019 e sulle turnazioni 2020. Ciò comporta, una volta pubblicate le circolari con i decreti di
riparto, la possibilità di avviare i pagamenti dei turni maturati a partire da gennaio e di avviare
le contrattazioni locali per la definizione dei progetti. Abbiamo sottoscritto l’accordo
sui progetti locali presentando, unitariamente a tutte le sigle, una nota a verbale resesi necessaria
dopo l’ennesima osservazione brunettiana della Funzione Pubblica, che ha preteso
il richiamo al D. Lgs. 150/09 nel testo dell’accordo. Noi abbiamo semplicemente ricordato
qual è il vero valore della produttività, ovvero il miglioramento nell’offerta dei servizi e
a tal riguardo, considerato qualche tentativo pregresso di qualche dirigente di applicare la
pagellina, vi invitiamo a segnalarci questi tentativi impropri. In allegato i testi degli accordi.-
Vi inviamo pure i testi dei Decreti applicativi firmati dal Ministro, che presentano aspetti addirittura
peggiorativi rispetto alla versione presentateci il 15 gennaio scorso. Ci riferiamo
alla decisione di spostare le sedi di due Soprintendenze romane a Viterbo e Latina, e la
sede del Polo sardo da Cagliari a Sassari. Insomma il coronamento di una mega operazione
geopolitica, abilmente orchestrata dal punto di vista mediatico politico, ma che nulla
c’entra con il principio di funzionalità dei servizi. Una somma di scatole vuote, che adesso
non si comprende come faranno a riempire, ma è chiaro che il gioco dello scarico ai lavoratori
del peso di una riorganizzazione senza risorse non funziona più. Casomai avesse
funzionato qualche volta prima. Ma non è possibile assistere ad una nuova fase infinita di
transizione dove i lavoratori diventano servi di più padroni. Ovvero lavorano per più uffici.
Noi abbiamo chiesto di avere riscontro alla richiesta più volta avanzata di riattualizzare gli
accordi di mobilità volontaria che hanno gestito le prime fasi della riorganizzazione e su
questo misureremo la reale volontà della controparte politica ad avere un confronto costruttivo
con le parti sociali e, di conseguenza, il nostro comportamento in questa fase.
Adesso il nodo cruciale diventa inoltre il DM sulla rideterminazione dei fabbisogni degli organici,
e siamo proprio curiosi di capire come faranno a spartire il pane ed i pesci senza
fare il miracolo. Sulle assunzioni programmate siamo al debutto: non daremo numeri se
non quelli che al momento sono certi: ovvero alle assunzioni già programmate (250 funzionari
amministrativi), si aggiungono 500 operatori alla vigilanza F1 di seconda area (250 nel
2020 e 250 nel 2021) che saranno reclutati tramite le procedure ex legge 56/87 (tramite le
selezioni operate dai Centri per l’Impiego), 334 assistenti amministrativi e 64 assistenti informatici,
tramite un concorsone unico previsto dalla legge e che riguarderà altre Amministrazioni.
Per i dirigenti: sono previsti 5 dirigenti architetti, 4 archeologi, 8 archivisti e 18 ulteriori da ripartire tra le professionalità tecniche a cui si aggiungono 20 dirigenti amministrativi che saranno reclutati tramite il corso concorso SNA. Per quanto riguarda la selezione AFAV sono 7863 gli ammessi, tra coloro che hanno superato la selezione e quelli esentati.
Per il momento ci fermiamo qua, nel senso che si tratta di una prima informazione incompleta
in quanto manca tutta la programmazione sulla terza area (dovrebbero essere
circa 1100 assunzioni previste quest’anno) e anche sulla seconda, con riferimento agli assistenti
tecnici delle varie specializzazioni. L’Amministrazione ha dato disponibilità ad avviare
un confronto tecnico e la prima riunione è già convocata per la prossima settimana.
Noi abbiamo chiesto:di avere i dati sulla situazione dell’organico allo stato, con l’indicazione
delle carenze ripartite per profilo professionale e la valutazione tendenziale nel medio
periodo delle ulteriori cessazioni previste;di avere contezza sul piano assunzioni complessivo,
con la ripartizione prevedibile per profili ed all’interno delle aree;di avere informazioni
sui criteri di formazione delle nuove piante organiche rappresentando la necessità di rideterminare
il fabbisogno rimodulando i contingenti interni alle aree e superando le previsioni
in area prima distribuendo le stesse all’interno delle aree superiori;di procedere all’applicazione
della normativa Madia sia per quel che riguarda i passaggi di area interni (dalla pri –
ma alla seconda area e dalla seconda alla terza) che per quel che riguarda la previsione di
una riserva dei posti per il personale titolare di rapporto di lavoro flessibile, ovvero i tempi
determinati e i contratti di collaborazione professionale che hanno maturato i requisiti previsti
dalla legge.Su tutto quanto sopra sarete tempestivamente informati nelle successive
fasi di evoluzione.Accanto a questo, infine, c’è il piano di lavoro ordinario: accordo sul fondo
per il 2020, nuove progressioni economiche, rideterminazione dell’accordo sulle posi –
zioni organizzative, passaggi orizzontali, mobilità volontaria e via dicendo. Un programma
di lavoro intenso che, come sempre, ci vedrà impegnati in prima linea a tutela dei lavoratori.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale