MEDICI E AVVOCATI: A QUANDO IL CONCORSO?
Da troppo tempo l’Istituto non procede all’assunzione di medici e legali di ruolo
e, nel frattempo, il rischio di esternalizzare i servizi sembra diventare concreto.
Con riguardo al settore medico, vista la delicatezza delle materie sanitarie
trattate in ambito INPS, riteniamo che la strada maestra sia quella di
procedere all’assunzione tramite concorso pubblico di medici dipendenti di
ruolo (I° livello) e non quella di esternalizzare per convenzione un numero
enorme di medici esterni, pur riconoscendo, a quelli attualmente in organico, il
notevole impegno dimostrato negli anni.
Sull’argomento già si era espressa la Corte dei Conti nella relazione del 2011:
“Determinazione e relazione della Sezione del controllo sugli enti sul risultato
del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’ISTITUTO NAZIONALE
DELLA PREVIDENZA SOCIALE (INPS) per l’esercizio 2011
3) richiede attenta e responsabile riflessione il crescente ricorso a risorse
umane esterne – nelle forme della somministrazione del lavoro a copertura
dell’organico, della acquisizione di consulenze in appalto, dell’utilizzo
generalizzato di procuratori e sostituti di udienza, del massiccio impiego di
medici convenzionati – per le possibili incidenze sullo svolgimento di
funzioni istituzionali spesso delicate e di elevato rilievo sociale ed i
rischi di perdita delle stesse capacità di governo dell’Ente”.
Allo stesso modo, occorre bandire urgentemente il concorso per l’assunzione
degli avvocati, atteso ormai da troppo tempo.
Anche in questo caso, nonostante lo sforzo profuso dai professionisti interni
con il lavoro a distanza, ci sono troppo sedi sguarnite ed è tuttora massiccio il
ricorso ad avvocati esterni per incarichi di domiciliazione e sostituzione in
udienza particolarmente nelle cosiddette “sedi critiche”, dove al contrario
dovrebbe essere assicurata più che altrove la presenza dell’Istituto a mezzo
della propria avvocatura interna.
FP CGIL FP CGIL
Antonella Trevisani Matteo Ariano