Un Contratto Integrativo al servizio dei lavoratori
Con la sigla odierna della nuova ipotesi di Contratto Integrativo, il cui testo vi trasmettiamo,
si apre al MIBACT una nuova stagione contrattuale, nel solco della linea tracciata dal nuovo
CCNL.
Il confronto è stato lungo ed articolato, ma alla fine ha prodotto un risultato soddisfacente,
per quello che è il nostro giudizio, offrendo un impianto innovativo, ma che ha saputo raf –
forzare e mantenere tutto quello che di buono ci ha lasciato il vecchio Contratto Integrativo,
molto solido nelle sue basi, che ci ha consentito di governare fasi assai complesse di
riorganizzazione e di realizzare importanti obiettivi economici e normativi per i lavoratori.
Il mantenimento ed il rafforzamento delle prerogative sindacali sull’organizzazione del lavoro
offre strumenti chiari e definiti di tutela delle relazioni sindacali ad ogni livello di contrattazione.
Rafforzare la contrattazione è una operazione che libera energie costruttive,
che determina un processo democratico di condivisione delle scelte organizzative e pone
direttamente i processi negoziali al servizio del miglioramento della qualità del servizio e
delle condizioni di lavoro.
La definizione di un sistema di ripartizione fondi che trasferisce a monte una quota di risorse
alla contrattazione di posto di lavoro si accompagna ad una operazione di decentramento
contrattuale che delega competenze e prerogative esclusive di governo del complesso
processo di individuazione e remunerazione dei parametri di produttività. In tale
contesto si mantiene un sistema di erogazione del salario di produttività che rimane ancorato
ad una visione di performance collettiva determinando l’avvio del confronto sulla valutazione
individuale che non potrà mai prescindere dalla valutazione degli obiettivi collettivi
e dalla stessa valutazione del dirigente.
L’ipotesi di accordo inoltre definisce incrementi economici sulle turnazioni, ricomprende e
regola tutti gli istituti contrattuali del CCNL in materia di permessi e tutele, in qualche caso
tentando di estendere e ampliare le stesse previsioni del CCNL, pone le basi per le future
progressioni economiche, i passaggi giuridici e i processi di revisione dell’ordinamento
professionale, individuati in progress in funzione del nuovo quadro ordinamentale generale
per il quale è in corso all’ARAN il confronto relativo.
Inoltre inserisce il welfare contrattuale nell’alveo della contrattazione, ponendo le basi della
revisione di un sistema di cui erano spesso oscure le finalità e l’ammontare delle risorse
relative.
Sono questo solo alcuni dei contenuto di una intesa molto articolata che avrà i necessari
momenti di approfondimento a partire dalla convocazione, subito dopo le Feste di fine
anno, di un Coordinamento Nazionale.
Si apre adesso una fase complicata e difficile: come ci hanno insegnato si fa una battaglia
per fare gli accordi ed un’altra per farli applicare. Certamente l’ipotesi di Contratto, proprio
per i suoi contenuti innovativi, sarà oggetto di attacchi feroci da parte degli organi di controllo,
tutt’ora impegnati in una battaglia ideologica contro la contrattazione. Ci conforta in
tal senso la piena condivisione con gli obiettivi dimostrata dalla controparte e per tale motivo
abbiamo già chiesto al Ministro una grande attenzione politica sull’iter di certificazione.
L’ipotesi di Contratto Integrativo ha bisogno di gambe per poter camminare e le gambe
sono il livello di condivisione che ci verrà dai lavoratori. Subito dopo le Feste avvieremo
una campagna unitaria di consultazione e ci confronteremo con i lavoratori fornendo approfondimenti
e chiarimenti e recependo tutte le indicazioni compatibili con la cornice contrattuale
che possano aiutare a migliorare l’Accordo.
PERCHÈ NOI CI SIAMO, SEMPRE, AL SERVIZIO DEI LAVORATORI!
Cari saluti e un grande augurio di Buone Feste ed un sereno anno nuovo a tutte le lavora –
trici ed i lavoratori che garantiscono la tutela e la promozione del nostro patrimonio culturale.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale