Costretti a rincorrere le nefandezze volute dall’Amministrazione nel Decreto 127/2018, la necessità che quest’ultima ha avuto limitando il diritto alla mobilità del personale.
Questo è il sistema contrattuale nel diritto pubblico, non più contrattazione ma consultazione e informazione, un sistema che la Cgil ha sempre contrastato. Qualche soldo in più, tanti diritti in meno gli stessi diritti che oggi il personale Vigile del Fuoco chiede a gran voce di garantire.
Se un decreto una legge cita chiaramente che “il periodo minimo di permanenza dei Vigili del Fuoco nella sede di prima assegnazione non può essere inferiore a cinque anni”, è difficile non applicarla o cambiarla. Per farlo serve un’altra legge, un altro decreto, non sempre l’Amministrazione è disposta a tornare indietro.
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