Un network dell’informazione e della formazione sul lavoro pubblico, centrato sulla nuova stagione di concorsi pubblici, per incidere sulla Pa che verrà. È concorsipubblici.fpcgil.it, la piattaforma costruita da Funzione Pubblica Cgil, in collaborazione con Fpa, la società di servizi e consulenza leader sulla formazione nella Pubblica amministrazione. Presentata oggi a Roma in Cgil Nazionale alla presenza, tra gli altri, del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, della Fp Cgil, Serena Sorrentino, e del presidente di Fpa, Carlo Mochi Sismondi.
Una piattaforma, la più completa sul fronte informazione e formazione del lavoro pubblico, che rappresenta una vera e propria rivoluzione sindacale: un progetto innovativo, unico nel suo genere, per accompagnare e prendersi cura di tutti coloro che vorranno entrare a far parte della Pubblica amministrazione, a partire dai 500 mila nuovi ingressi previsti nei prossimi tre anni.
Parte infatti, dopo anni di blocco delle assunzioni, la nuova stagione di concorsi pubblici. La Fp Cgil, dopo aver rivendicato un piano straordinario di occupazione nel lavoro pubblico, risponde allo sblocco del turn over con concorsipubblici.fpcgil.it. Non un semplice sito, ma un modo per intercettare, informare e formare tutti coloro che si candideranno ad entrare nella Pa, monitorando concorsi nazionali e territoriali, proponendo una offerta formativa unica e costruita con un partner di primo livello come Fpa.
Oltre ad aggregare in maniera capillare i concorsi, il progetto della Fp Cgil offrirà per larga parte un accesso gratuito all’offerta formativa, con ad esempio: test preselettivi per esercitarsi, test di auto-valutazione per misurare il proprio livello di preparazione, video-lezioni online con saperi di base che accomunano tutti i concorsi pubblici, guide e istruzioni per partecipare ad un concorso e molto altro. Sono poi previsti dei percorsi specifici di preparazione per i singoli concorsi pubblici cui si intende partecipare, approfonditi e di qualità.
Una copertura totale per non lasciare solo nessuno, per trasmettere un cambiamento nella Pa, formando una nuova generazione di lavoratori che contribuisca a migliorare non solo l’offerta dei servizi ma anche la vita dei cittadini. Un polo della formazione che si arricchisce anche attraverso l’offerta formativa della Funzione Pubblica relativa ai corsi Ecm/Fad e che, tra le altre cose, fornisce i servizi offerti sul fronte dei diritti dalla Fp Cgil con ‘Abc dei diritti’.
Questa piattaforma, spiega la Fp Cgil, “che rappresenta per noi un cambiamento radicale dell’azione sindacale, nasce nella linea del Piano straordinario di nuove assunzioni nel lavoro pubblico. La nuova generazione di lavoratori che entrerà dovrà riqualificare le pubbliche amministrazioni con le proprie competenze, innovando la Pa e creando valore per i cittadini e per i lavoratori stessi. Da tempo siamo in prima linea nella battaglia per un piano di assunzioni nel lavoro pubblico. Il quadro attuale è infatti quello di una Pa anziana, sempre più svuotata e poco formata. Un trend che va immediatamente invertito, non solo garantendo un ricambio che permetta di mantenere l’attuale livello dei servizi, ma anche alzando il livello dei servizi quantitativamente e qualitativamente”.
In questi mesi si stanno avviando una serie di concorsi pubblici. “Noi intendiamo far parte di questo cambiamento – aggiunge la Fp Cgil -, aiutare questa nuova generazione di lavoratori a trovare il proprio posto, a qualificarsi, a mettere a disposizione le proprie competenze. Un processo che non solo valorizzerà i lavoratori, ma anche i servizi pubblici, vicini ai bisogni dei cittadini, efficienti e di qualità”.
Le 500 mila assunzioni previste con i nuovi concorsi pubblici permetteranno di garantire un ricambio tra chi esce e chi entra del 100%. “In questo modo – prosegue il sindacato – sventeremo la desertificazione della Pa e l’attuale livello dei servizi sarà garantito. Ma noi abbiamo bisogno che quei servizi inizino un processo di allargamento, di miglioramento, di innovazione e di riqualificazione. Lo sblocco del turn over coprirà solo le carenze di organico, senza allargare il perimetro pubblico. Per questo sosteniamo che i 500 mila nuovi ingressi previsti saranno solo una prima risposta, per un processo che non deve interrompersi ma incrementarsi con nuove assunzioni. Intanto ci faremo presidio nel verificare che questa promessa di cambiamento venga mantenuta”, conclude la Funzione Pubblica Cgil.