Gli asili nido devono essere un diritto per tutti: per questo vanno finanziati e rafforzati per il bene dei bambini, degli educatori, degli insegnati e di tutta la comunità.
A 30 anni dall’approvazione da parte delle Nazioni Unite della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assembla generale del Palazzo di Vetro il 20 novembre del 1989, rivendichiamo il bisogno di difendere e valorizzare gli educatori e gli insegnanti, a tutela delle bambine e dei bambini.
I bambini, così come i lavoratori, hanno bisogno di nuove strutture adeguatamente attrezzate, così come hanno diritto di accedere all’istruzione e ai servizi della prima infanzia, di alta qualità, convenienti e disponibili, dotati di professionisti continuativamente formati.
Servono insegnanti ed educatori giustamente retribuiti e valorizzati per l’importante ruolo che svolgono nella società.
Abbiamo bisogno di investimenti sul numero, sulla qualità dei servizi offerti, sulle condizioni sociali delle famiglie e sulle condizioni lavorative del personale.
Per queste ragioni chiediamo che la legge di Bilancio non solo garantisca la gratuità del servizio, ma incrementi le risorse destinate innanzitutto alla creazione di nuovi nidi attesi da lungo tempo. L’offerta educativa nel nostro paese, a partire dal Sud, va aumentata perché ancora troppo distante dai parametri europei.