“Registriamo l’impegno del governo ma le risorse investite non sono soddisfacenti. Gli stanziamenti in legge di Bilancio per il rinnovo del contratto non tengono conto del complesso di interventi necessari sul salario delle lavoratrici e dei lavoratori, così come sull’elemento perequativo e sull’indennità di vacanza contrattuale. Non solo, come previsto dai passati contratti, c’è bisogno di accelerare e investire risorse sul nuovo sistema di classificazione del personale. Per riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori il giusto valore della loro professione”. Così i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco, in merito alle parole del ministro della Pa, Fabiana Dadone, su contratti pubblici e legge di Bilancio.
“Sostenere di aver garantito un recupero di potere d’acquisto superiore all’indice Ipca, come ha fatto il ministro Dadone, – proseguono – non tiene conto dei prolungati anni di blocco della contrattazione e della strada ancora da fare per registrare un vero recupero dell’inflazione registrata. Apprezziamo la volontà politica espressa dal ministro nel praticare il confronto con i sindacati ma, allo stesso tempo, riteniamo insoddisfacenti le risorse messe a bilancio”.
Intenzione di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, aggiungono, “è puntare all’innovazione, generando un vero cambiamento nella Pa che consenta una valorizzazione dei lavoratori e che offra sempre migliori servizi ai cittadini. Per fare questo servono interventi che guardino anche al varo di un piano straordinario di occupazione, alla proroga di tutte le graduatorie in essere e alla stabilizzazione dei precari, al liberare dagli stringenti vincoli la contrattazione decentrata. Rivendicazioni che saranno al centro di un Attivo unitario nazionale promosso da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa in programma a Roma il prossimo mercoledì 30 ottobre”, concludono.