La sanità non è una merce, ma un diritto fondamentale

28 Settembre 2019

Il dibattito alle Giornate dei servizi pubblici a Napoli. Rosy Bindi: “Riprendere gli investimenti”. Il ministro Speranza: il confronto sarà la regola. Sorrentino: “Apprezziamo l’inversione di rotta, ora vogliamo una prospettiva”

 

La salute non si può più considerare una merce, ma bisogna ripensarla come diritto inalienabile dell’individuo che rientra anche nell’interesse della collettività. È il messaggio che arriva dal palco di Piazza Plebiscito a Napoli, oggi (sabato 28 settembre) nel corso di Effepiù, le Giornate nazionali dei servizi pubblici, a cura della Fp Cgil. Il tema della sanità è stato al centro di un dibattito pubblico, a cui hanno partecipato – tra gli altri – il ministro della Salute Roberto Speranza e il segretario generale della Fp Serena Sorrentino. Uno scambio denso che ha investito anche l’azione del nuovo governo, dopo l’annuncio (dello stesso Speranza) dell’intenzione di rifinanziare il servizio sanitario nazionale. Rivolta al ministro, Sorrentino ha detto: “Ci fa piacere l’inversione di rotta.Sappiamo che non si può avere tutto e subito, ma vogliamo vedere una prospettiva e il primo passo verso quella prospettiva”.

Continua a leggere su Rassegna.it

 

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto