LA CGIL ADERISCE AL TERZO SCIOPERO MONDIALE PER IL CLIMA
“La Cgil sostiene la lotta dei giovani per la difesa dell’ambiente e contro il riscaldamento climatico.
Per questo il 27 settembre saremo nei luoghi di lavoro per le assemblee con le lavoratrici e i
lavoratori, e in piazza insieme agli studenti”.
Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini annuncia la partecipazione del sindacato
alla ‘Settimana per il futuro’, e al terzo sciopero globale per il clima del 27 settembre. La Cgil con i
lavoratori, gli studenti e i pensionati, parteciperà ai numerosi cortei che si terranno in tante città
italiane, alle iniziative pubbliche e alle assemblee nei luoghi di lavoro. Sarà un’occasione per
informare e creare consapevolezza fra i lavoratori e le lavoratrici sul tema del cambiamento
climatico, sulle drammatiche conseguenze che comporta per il nostro pianeta, sulla necessità di
agire rapidamente e in modo radicale per garantire diritti umani, giustizia sociale e piena
occupazione e sulle opportunità con cui si può contribuire al cambiamento con la contrattazione,
sia confederale che di categoria, a tutti i livelli.
Oggi alle ore 14,00, il segretario generale della Cgil terrà un’assemblea, organizzata dal
coordinamento di sito, con i lavoratori e le lavoratrici dell’aeroporto di Fiumicino.
“Il clima non è una priorità per i soli ambientalisti. La lotta per la giustizia climatica – sostiene il
leader della Cgil – è innanzitutto una battaglia politica perché il riscaldamento globale ha gravi
contraccolpi sui diritti umani, sulla giustizia sociale, sull’equità all’interno dei paesi, fra paesi e fra
diverse generazioni e sul lavoro. È una lotta per la partecipazione, la democrazia e la piena
occupazione. La Cgil è sempre stata impegnata nel movimento per la giustizia climatica e
continua ad esserlo nell’azione sindacale, nella mobilitazione e nelle alleanze con tutte le realtà,
associazioni e movimenti impegnati nella nostra stessa battaglia”.
“Appare chiaro – prosegue il leader della Cgil – che dobbiamo ridurre l’uso delle risorse e allo
stesso tempo garantire diritti umani e adeguate condizioni di vita e di reddito, superando le
disuguaglianze. La soluzione passa solo attraverso un radicale e rapido cambiamento del modello
di sviluppo che attraverserà i modelli di consumo, l’abbandono progressivo delle fonti fossili e
dell’agricoltura intensiva, una ripartizione equa delle risorse limitate del pianeta, la riforestazione,
la riconversione ecologica delle produzioni”.
“È necessario che ci battiamo uniti per ottenere un cambiamento vero, è una battaglia dura –
conclude Landini – ma saremo capaci insieme di vincerla”.
Quello che Greta Thunberg sta dimostrando a tutti noi è che ognuno può fare la differenza per
salvare il nostro Pianeta, senza aspettare azioni altrui.
Anche l’Inps, quindi, può iniziare ad adottare azioni concrete.
Per questo chiediamo nuovamente – come già facemmo lo scorso maggio – che l’Istituto avvii
subito una sua trasformazione eco-compatibile, realizzabile in vario modo, come ad esempio:
– Estensione a tutte le strutture del territorio dell’installazione di erogatori di acqua e distribuzione
gratuita di borracce di buona qualità a tutti i dipendenti;
– Nei distributori di bevande, richiesta alle ditte esterne di sostituire bicchieri e palette di plastica
con materiale biodegradabile;
– Messa in sicurezza delle sedi, anche per evitare dispersione di calore ed efficientamento
energetico;
– Installazione di pannelli solari per la produzione di energia elettrica nelle sedi, laddove possibile;
– Inserimento progressivo di lampade a LED.
Cosa si aspetta?
Roma, 27 settembre 2019
FP CGIL FP CGIL
Antonella Trevisani Matteo Ariano