Il lavoro pubblico è Costituzione

27 Settembre 2019

Praticare i principi contenuti nella Carta vuol dire rendere esigibili i diritti fondamentali e per fare questo c’è bisogno dei servizi pubblici. A Napoli confronto “costituzionalmente orientato” tra Sorrentino, De Magistris, Sanlorenzo e Landini

 

L’applicazione della Costituzione, dei suoi primi articoli, quindi dei fondamenti della nostra democrazia, passa dalla difesa e dal rilancio dei servizi pubblici, perché sono i servizi pubblici a rendere esigibili e concreti quei diritti. “Concretizzare la Costituzione” è stato il tema al centro del dibattito “Democratica, fondata sul Lavoro, la sovranità appartiene al Popolo” che è stato ospitato a Napoli all’interno delle Giornate nazionali di Servizi Pubblici organizzate dalla Fp Cgil. E proprio la segretaria generale della Fp, Serena Sorrentino, aprendo il dibattito ha lanciato la sfida al governo: “Vorremmo politiche che tornino ad essere orientate costituzionalmente”, ha detto. Politiche, quindi, radicalmente diverse da quelle che in questi anni di crisi hanno portato al disinvestimento nel lavoro pubblico che ha aperto, specie al Sud, praterie per il privato. E poi occupazione: “Serve un piano straordinario di reclutamento nella pubblica amministrazione – ha detto Sorrentino – perché l’ultimo è stato fatto nel 1978 e perché dal 2008 al 2017 257 mila persone sono uscite dalla Pa e altre 500 mila usciranno nei prossimi 3 anni. Stiamo desertificando il servizio pubblico – ha concluso Sorrentino – ma questo vuol dire perdere la traduzione materiale dei diritti fondamentali costituzionali. Non ci sono più alibi per la politica”.

 

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