Il 17 settembre p.v. il tavolo nazionale è stato nuovamente convocato per ridiscutere il CCNI dell’Inl, dopo la bocciatura da parte degli organi di controllo esterno.
Ai tanti “soloni” che predicano ora in modo strumentale, ricordiamo che anche altri contratti integrativi sono al momento bloccati dagli stessi organi di controllo (MEF e Dipartimento Funzione Pubblica), sostanzialmente per le stesse ragioni per cui il CCNI dell’INL è stato bocciato. Noi riteniamo che tutte queste bocciature abbiano un “mandante” ben preciso: il precedente Ministro della Pubblica Amministrazione; vedremo, ora, se con il cambio al vertice di quel Ministero finalmente si modificherà anche l’orientamento “restrittivo” verso la contrattazione integrativa e il ruolo delle Organizzazioni Sindacali.
Nel frattempo, torniamo a chiedere all’Amministrazione di modificare il proprio orientamento “restrittivo” nei confronti del salario accessorio dei colleghi titolari di L. 104.
Se il taglio della quota individuale del salario accessorio sarà mantenuto, noi non firmeremo l’ipotesi definitiva del CCNI.
Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano