Continua l’attacco al diritto alla mensa, in nome e per conto di un supposto risparmio.
La così detta austerità e il contenimento della spesa grazie ai vertici del Corpo vengono scaricate interamente sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori sia dei Vigili del Fuoco sia delle ditte appaltatrici.
La quantificazione economica millantata con la concessione del buono pasto, in realtà si traduce in una sottrazione del diritto alla mensa, un obbligo per l’Amministrazione che in questo modo scarica la responsabilità sul personale, tant’è che chiede il consenso.