“Bene le parole del Ministro Grillo sull’importanza strategica della Medicina Generale in risposta alle inaccettabili e pericolose affermazioni del sottosegretario Giorgetti sulla presunta fine del rapporto fiduciario tra medico e paziente“. Ad affermarlo è il segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi, aggiungendo che: “Per difendere il Servizio sanitario è necessario tutelare prima di tutto la relazione di cura che rappresenta, come afferma il Ministro della Salute, il fulcro su cui deve ruotare qualsiasi progetto di riordino del Servizio sanitario”.
Gli stessi medici promotori nel 1978 dell’istituzione del Servizio sanitario nazionale con la legge 833, ricorda Filippi, “affermavano che qualsiasi programma di riforma sanitaria doveva prima di tutto partire dal superamento del rapporto conflittuale tra operatori e cittadinanza; invece in questi anni abbiamo assistito a campagne denigratorie nei confronti dei professionisti della salute che, al contrario, hanno minato alle fondamenta la fiducia indispensabile all’alleanza che deve intercorrere nella relazione terapeutica”.
Per il sindacalista, “la strategia è molto chiara: attaccare il rapporto medico-paziente per distruggere il ‘fulcro’ di qualsiasi organizzazione sanitaria. L’inarrestabile crescita del fenomeno delle aggressioni a danno dei sanitari è proprio il risultato di questa campagna denigratoria che da anni si consuma a danno degli operatori con un violenza di gran lunga superiore a qualsiasi violenza fisica”. Secondo Filippi serve “ripartire dalla Medicina Generale per ricostruire quel rapporto fiduciario che negli anni è saltato, anche per il progressivo definanziamento sulla medicina del territorio e sulla prevenzione. È necessario un programma di riorganizzazione che, partendo dal consolidamento del rapporto di lavoro anche di dipendenza e possibilmente esclusivo dei Medici di Medicina Generale con il Servizio sanitario nazionale, favorisca una forte presa in carico della cittadinanza nei percorsi di salute, attraverso la forte valorizzazione del ruolo dei professionisti”, conclude.