DALLA NOTA FANTASMA
ALLA PROCEDURA FANTASMA
Già qualche mese fa, con altro comunicato avevamo evidenziato come la vicenda dei laboratori per l’innovazione fosse nata male, per la mancata pubblicazione della nota di istituzione, scrivendo espressamente di “nota fantasma”.
Speravamo che la successiva gestione avrebbe preso finalmente una piega diversa ma, come spesso purtroppo avviene in questa Amministrazione, ci sbagliavamo.
Alla nota fantasma è seguita – logicamente? – una procedura altrettanto fantasmatica: tra le centinaia di domande provenienti da tutta Italia sono state selezionate solo alcune, senza dare atto dei criteri di scelta impiegati e senza comunicare a tutti i partecipanti l’esito finale della selezione.
Quale innovazione si ritiene di poter attuare in mancanza di trasparenza?
Da quanto ci è parso, inoltre, questi laboratori non sembrano un modo per coinvolgere i territori nella costruzione di una progettualità già presente nei vertici ma, al contrario, appaiono più un modo per “scaricare” sui lavoratori coinvolti un’assenza di visione specifica del futuro dell’INL.
Senza voler nulla togliere alle colleghe e ai colleghi scelti, che saranno indubbiamente persone preparate e di valore, siamo francamente stufi di questo modo di procedere dell’Amministrazione che, anche in quest’occasione, riteniamo sia stato superficiale e irrispettoso della voglia dei lavoratori di dare il proprio concreto contributo.
Chiediamo, quindi, che si esplicitino modalità e criteri utilizzati per la ripartizione del personale selezionato all’interno degli Ispettorati Interregionali, nonché per la formazione delle graduatorie e, quindi, come questi abbiano portato all’individuazione dei colleghi destinati ad essere componenti dei laboratori dell’innovazione e le correlative motivazioni in ordine agli esclusi. In assenza di riscontro – un incontro sul tema è chiedere troppo? –, provvederemo ad effettuare le opportune segnalazioni agli organi competenti, ritenendolo rilevante ai fini della svolta verso la costruzione di una Agenzia improntata ai principi di trasparenza, responsabilizzazione, merito e premialità.
In quella stessa sede, ci aspettiamo di conoscere dall’Amministrazione anche quali obiettivi si intende realizzare e con quali tempistiche, considerando che questi non potranno non avere un impatto anche su altre materie, oggetto di confronto o contrattazione sindacale.
Roma, 2 agosto 2019
Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL Matteo Ariano |